📍 Luogo: Legnano
Il femminicidio a Legnano ha lasciato una scia di dolore e rabbia. Vasilica Potincu, 35 anni, è stata uccisa con numerose coltellate in un appartamento in via Stelvio. Il responsabile è Andrea Mostoni, 28 anni, ex cliente della donna. Dopo mesi di molestie, minacce e ricatti, l’uomo ha compiuto l’estremo gesto. La vittima aveva già denunciato tutto, ma non è bastato.
Un rapporto tossico trasformato in persecuzione
All’inizio Andrea Mostoni si era presentato come un aiuto. Le offriva supporto economico, con trasferimenti bancari per circa 70mila euro. Poi ha iniziato a pretendere indietro i soldi. Non accettava il rifiuto. Ha iniziato a tempestare Vasilica di telefonate, anche di notte. Si appostava vicino casa, danneggiava la sua auto. La donna viveva nel terrore.
Le denunce prima del femminicidio a Legnano
Vasilica aveva chiesto aiuto. Il 24 gennaio il suo avvocato aveva inviato una diffida. Nel documento si parlava di comportamenti minacciosi, chiamate continue, e un episodio in cui Mostoni l’avrebbe costretta a salire in macchina. Il 12 gennaio, lui le aveva sgonfiato le gomme e rotto i tergicristalli. Lei era scesa solo per proteggere la collega che si trovava in casa.
Depressione e attacchi di panico: il dolore nascosto
Negli ultimi mesi, Vasilica era profondamente cambiata. La madre, la sorella e un’amica raccontano che era caduta in depressione. Soffriva di ansia e attacchi di panico. Prendeva farmaci e seguiva un percorso psicologico. Aveva paura. Durante un pranzo a Legnano, un’amica l’aveva trovata più chiusa del solito. Non aveva voluto raccontare tutto. Aveva solo detto: “Sto un po’ meglio adesso”.
Il contenuto del cellulare di Mostoni
Dopo l’arresto, gli investigatori hanno analizzato il cellulare di Mostoni. Tra i file, hanno trovato foto di cimiteri e la canzone “Killer” di Eminem. Aveva cercato online informazioni su celle telefoniche e tabulati. Tre giorni dopo l’omicidio, aveva fissato un appuntamento con un’altra escort. Gli inquirenti parlano di un profilo ossessivo, lucido e privo di rimorso.
Femminicidio a Legnano: l’ennesima richiesta d’aiuto inascoltata
Vasilica Potincu non voleva morire. Aveva chiesto aiuto, aveva parlato con avvocati e familiari. Nonostante tutto, il femminicidio a Legnano è avvenuto. Ancora una volta, le istituzioni sono arrivate troppo tardi. Questo caso deve far riflettere. Le vittime vanno ascoltate prima che sia troppo tardi.