📍 Luogo: Napoli
Emergono importanti sviluppi nelle indagini sull’esplosione in via De Filippo, che ha causato il tragico crollo di un edificio e la morte di Giovanni Scala, fratello della chef del ristorante “Da Corrado”. Secondo gli ultimi accertamenti, la fuga di gas potrebbe non essere partita dal laboratorio al piano terra, come inizialmente ipotizzato, ma dal primo piano dell’edificio, dove si trovava anche la donna rimasta ferita.
La nuova ipotesi degli investigatori: esplosione al primo piano
La Procura di Napoli, con il procuratore aggiunto Antonio Ricci e il sostituto Federica D’Amodio, ha aperto un fascicolo contro ignoti e ha delegato le indagini alla Squadra Mobile. Gli accertamenti eseguiti dalla Polizia Scientifica e dai vigili del fuoco stanno delineando un nuovo scenario: la fuga di gas potrebbe essere partita dal primo piano, causando l’esplosione e il successivo cedimento del solaio, che avrebbe fatto collassare l’intera struttura sul laboratorio del ristorante al piano terra.
A supporto di questa teoria, la testimonianza indiretta della donna rimasta ferita, che si trovava al primo piano ed è stata sbattuta violentemente fuori dalla finestra dall’onda d’urto. È attualmente ricoverata all’Ospedale del Mare in condizioni serie.
Giovanni Scala morto nel crollo: la posizione del ristorante
La tragica esplosione ha provocato il decesso di Giovanni Scala, fratello della chef del ristorante “Da Corrado” e molto conosciuto in zona. Fin dalle prime ore dopo il disastro, i gestori del locale hanno voluto chiarire la propria posizione. Pietro, nipote dei fondatori del ristorante, ha dichiarato: “Nel laboratorio arrivava il gas cittadino, non c’erano bombole. Tutte queste voci sono cavolate”.
A confermare il quadro anche il comandante dei vigili del fuoco di Napoli, Giuseppe Paduano, che aveva già avanzato l’ipotesi dell’origine della fuga al piano superiore: “Abbiamo trovato solo una bombola, ma potrebbe non essere del laboratorio. L’edificio è crollato e l’origine potrebbe trovarsi altrove”.
Venti famiglie sfollate: incertezza sul ritorno nelle case
Il crollo ha causato l’evacuazione di 20 famiglie residenti nello stabile e negli edifici adiacenti. Al momento non è noto quando potranno rientrare nei propri appartamenti. I vigili del fuoco, con l’aiuto delle autorità locali, permetteranno solo il recupero di oggetti personali in sicurezza, ma l’agibilità delle abitazioni resta sospesa fino a nuovo ordine.
Intanto, tutta la comunità è ancora sotto shock per la morte di Giovanni Scala, figura stimata e legata profondamente alla storia del ristorante “Da Corrado”. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel quartiere, mentre le indagini cercano di dare un volto alle responsabilità di quanto accaduto.