📍 Luogo: San Marco in Lamis
La provincia di Foggia è nuovamente scossa da una tragedia stradale. Un motociclista di 45 anni è morto dopo una settimana di agonia in seguito a un grave incidente avvenuto domenica 7 settembre 2025 lungo la strada statale 272, nel tratto che collega San Marco in Lamis a San Severo.
L’uomo, alla guida della sua Yamaha, si era scontrato con un autocarro in circostanze ancora al vaglio delle autorità . Trasportato in elisoccorso a San Giovanni Rotondo, era stato ricoverato presso l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, dove i medici avevano tentato di salvargli la vita con un delicato intervento chirurgico. Nonostante gli sforzi, le ferite riportate si sono rivelate fatali e il 45enne è deceduto nella giornata di sabato 13 settembre.
I soccorsi immediati dopo l’impatto
L’incidente è avvenuto in tarda mattinata, lungo un tratto di strada noto per l’intenso traffico e la pericolosità delle manovre di sorpasso. Secondo le prime ricostruzioni, il motociclista procedeva a bordo della sua Yamaha quando si è scontrato violentemente contro un autocarro che proveniva dalla direzione opposta.
Immediato l’intervento dei soccorsi: sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri e gli uomini della polizia locale per i rilievi. Le condizioni del motociclista sono apparse da subito gravissime: dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato elitrasportato a San Giovanni Rotondo.
Il ricovero a Casa Sollievo della Sofferenza
Il motociclista è rimasto ricoverato per sette giorni in terapia intensiva. I medici dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” hanno tentato in ogni modo di salvarlo, sottoponendolo a più interventi per ridurre le emorragie interne e stabilizzare le fratture multiple riportate nell’impatto.
Nonostante i tentativi, le sue condizioni non sono mai migliorate in maniera significativa. Dopo una settimana di agonia, il cuore del 45enne ha smesso di battere, lasciando nello sconforto la famiglia e l’intera comunità di San Marco in Lamis.
Una strada ad alto rischio incidenti
La statale 272 è tristemente nota per la sua pericolosità . Si tratta di un’arteria molto frequentata che collega diversi comuni del Foggiano, utilizzata sia dai pendolari che dai mezzi pesanti per il trasporto merci.
Curve insidiose, carreggiate strette e tratti privi di adeguati sistemi di sicurezza rendono il percorso particolarmente rischioso, soprattutto per chi viaggia in moto. Non è la prima volta che si verificano incidenti gravi su questa strada: negli ultimi anni, più volte, le cronache locali hanno riportato episodi simili con esiti drammatici.
Le indagini sulla dinamica dello scontro
Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Ancora non è chiaro se all’origine dello scontro ci sia stata una manovra azzardata, un errore di valutazione o una distrazione da parte di uno dei due conducenti.
L’autocarro è stato posto sotto sequestro per consentire le verifiche tecniche, mentre le autorità hanno raccolto le testimonianze di chi ha assistito alla scena. L’ipotesi più probabile è che uno dei due veicoli abbia invaso la corsia opposta, determinando l’impatto frontale.
Il dolore della comunitĂ
La notizia della morte del motociclista ha scosso profondamente la comunitĂ di San Marco in Lamis, dove la vittima era conosciuta e stimata. Numerosi i messaggi di cordoglio pubblicati sui social da amici, conoscenti e cittadini che hanno voluto esprimere vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.
Il ricordo del 45enne, descritto come un uomo solare, amante delle moto e della libertĂ della strada, resterĂ vivo nella memoria di chi lo ha conosciuto. Nei prossimi giorni si terranno i funerali, che si preannunciano molto partecipati.
Incidenti in moto: un fenomeno in crescita
L’incidente che ha portato alla morte del motociclista di San Marco in Lamis si inserisce in un quadro preoccupante a livello nazionale. Secondo i dati ISTAT, negli ultimi anni gli incidenti che coinvolgono motociclisti sono in costante aumento, con un incremento delle vittime soprattutto nelle fasce di età comprese tra i 30 e i 50 anni.
Il motociclista, a differenza dell’automobilista, è molto più esposto ai rischi: l’assenza di protezioni adeguate fa sì che qualsiasi impatto possa avere conseguenze devastanti. Casco, giacca protettiva e altri dispositivi di sicurezza possono ridurre i danni, ma non sempre bastano a salvare la vita.
La scia di sangue sulle strade del Foggiano
Il Foggiano, purtroppo, non è nuovo a tragedie simili. Negli ultimi mesi si sono registrati diversi incidenti mortali lungo le principali arterie della provincia. La conformazione delle strade, unite alla presenza costante di mezzi pesanti e all’alta velocità , rappresentano un mix pericoloso che mette a rischio automobilisti e motociclisti.
L’incidente di domenica 7 settembre si aggiunge a una lunga lista di eventi che richiedono una riflessione urgente sulle misure di sicurezza da adottare.
Sicurezza stradale: le richieste dei cittadini
Da tempo i cittadini del Foggiano chiedono alle istituzioni maggiori interventi per garantire la sicurezza lungo la statale 272 e le altre strade della zona. La richiesta è quella di potenziare la segnaletica, migliorare l’illuminazione, introdurre autovelox e dispositivi di controllo della velocità .
In più occasioni, comitati locali hanno organizzato incontri e raccolte firme per sensibilizzare le autorità competenti. La speranza è che la tragedia del motociclista di 45 anni possa servire da monito per accelerare l’attuazione di misure concrete.
Il ricordo del centauro
Chi lo conosceva racconta di un uomo appassionato di motori, che amava trascorrere il tempo libero in sella alla sua Yamaha. La moto rappresentava per lui non solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria passione, un modo per sentirsi libero e a contatto con la strada.
Il suo ricordo resterà legato a questa immagine: un uomo che amava la vita, la velocità e la sensazione di indipendenza che solo una moto può regalare. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto enorme nella comunità .