Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, nuove accuse e rivelazioni: Visintin e Sterpin si confrontano a Quarto Grado

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Written by Redazione

19 Luglio 2025

Liliana Resinovich, a Quarto Grado doppia intervista a Visintin e Sterpin: emergono dubbi e sospetti sempre più forti sul marito

Il caso di Liliana Resinovich continua a far discutere. Durante l’ultima puntata di Quarto Grado, il programma di Rete 4 è tornato sul giallo della donna scomparsa e poi ritrovata senza vita, dando voce a due protagonisti cruciali: il marito Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin, amico intimo di Liliana. Dalle nuove perquisizioni alle dichiarazioni cariche di tensione, si fanno strada dubbi, sospetti e ipotesi che complicano ulteriormente il quadro investigativo.

Nuova perquisizione in casa Visintin

Sebastiano Visintin ha raccontato in diretta l’ultima visita della scientifica nella sua abitazione: “Alle 7:30 hanno suonato alla porta, sono entrati per fare analisi nel mio laboratorio”. Gli investigatori cercavano tracce di zirconio, ritrovato sulla scarpa sinistra di Liliana. “Ho chiesto che venissero analizzati anche gli altri ambienti della casa, ma hanno rifiutato. Ho voluto verbalizzare questa richiesta”, ha aggiunto Visintin.

Il mistero dello zirconio e i nuovi esperimenti

Secondo l’uomo, la polvere di zirconio sarebbe facilmente presente nel suo laboratorio, e potrebbe essersi diffusa anche in casa. “Mi hanno persino chiesto di affilare un coltello per vedere come si comporta la polvere. Mi sono prestato a tutto”, ha sottolineato. Il dettaglio del zirconio è centrale nelle indagini: fu infatti trovato sulla scarpa della donna, e gli inquirenti ipotizzano possa esserci stata una connessione diretta col laboratorio.

Le dichiarazioni di Claudio Sterpin

Sterpin, amico stretto di Liliana, non nasconde i suoi sospetti. “Sebastiano conosce la verità. Non voglio pensare che sia stato lui, ma di certo sa cosa è successo”, ha affermato. Secondo Sterpin, Liliana era una donna abitudinaria e frequentava spesso un solarium per donne: un dettaglio che sottolinea quanto conoscesse le sue routine quotidiane.

Il confronto acceso in studio

Durante il programma, il giornalista Carmelo Abbate ha criticato l’operazione della scientifica, definendola “inutile”: “Vogliono costruire l’omicidio compatibile, ma lo zirconio può arrivare ovunque”. Gabriella Marano, consulente della famiglia Resinovich, ha invece ricordato come “Visintin abbia tenuto il cellulare spento per tre ore il giorno della scomparsa”, aggiungendo che i dati di traffico smentirebbero la sua versione.

Le incongruenze nelle versioni

L’attenzione si concentra anche sul comportamento del marito quel giorno. Secondo gli esperti, i consumi elettrici del laboratorio risultano “irrisori”, e la presenza del suo cellulare in diverse celle telefoniche lascerebbe intendere spostamenti incoerenti con la versione data.

La salute di Visintin e i dubbi del legale

Visintin ha ammesso di sentirsi stanco e provato: “Soffro questi cambiamenti di clima, ho degli alti e bassi. Il mio avvocato è preoccupato per me”. Nonostante questo, continua a collaborare con gli inquirenti, dichiarando di volersi difendere con ogni mezzo.

La chiusura del caso è ancora lontana

Claudio Sterpin, ormai 86enne, teme di non vivere abbastanza per conoscere la verità: “Spero di arrivare alla fine di questo percorso. Ma continuo a pensare a Lilly ogni giorno”. Una confessione che fa emergere l’umanità dietro un caso complesso, ancora oggi avvolto nel mistero.

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