📍 Luogo: Afragola
Martina Carbonaro uccisa ad Afragola: è questo l’atroce fatto di cronaca che ha scosso l’Italia intera. La giovane 14enne è morta dopo lunghi minuti di agonia, colpita alla testa con una pietra dal suo ex fidanzato Alessio Tucci, 18 anni. L’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Stefania Amodeo, del Tribunale di Napoli Nord, ha confermato la custodia cautelare in carcere per il ragazzo.
Martina Carbonaro uccisa ad Afragola: smentita la versione del killer
Secondo la consulenza medico-legale, Martina era ancora viva quando è stata colpita ripetutamente alla testa. Questo dettaglio drammatico smentisce la versione di Alessio Tucci, secondo cui la ragazza non respirava più al momento in cui l’ha nascosta sotto i detriti. La realtà è ben diversa: Martina Carbonaro è stata uccisa ad Afragola con estrema ferocia, e ha vissuto gli ultimi istanti della sua giovane vita in un’agonia straziante.
Il profilo psicologico di Tucci: «Personalità allarmante e impulsi fuori controllo»
L’ordinanza mette in luce una personalità altamente pericolosa. Alessio Tucci è descritto come «incapace di controllare i propri impulsi», agendo con una freddezza agghiacciante. Le parole usate nel provvedimento – “efferatezza”, “tranquillità” e “disinvoltura” – delineano un quadro inquietante che ha portato alla conferma della custodia cautelare per il «concreto pericolo di reiterazione del reato».
Martina Carbonaro uccisa ad Afragola: l’inganno dopo il delitto
Dopo il femminicidio, il giovane ha partecipato attivamente alle ricerche della vittima, simulando preoccupazione. Ha mentito ai genitori della ragazza e si è liberato degli abiti insanguinati, cercando di depistare le indagini. Tutti elementi che confermano la premeditazione e l’assenza totale di empatia o rimorso.
Una comunità sconvolta da un crimine atroce
La notizia di Martina Carbonaro uccisa ad Afragola ha colpito al cuore l’intera comunità. Amici, familiari e cittadini si sono uniti in un dolore collettivo, chiedendo giustizia per una ragazza descritta da tutti come gentile, solare e piena di vita. Il suo assassinio ha riaperto il dibattito sulla violenza di genere tra i giovanissimi e sulla necessità urgente di educare all’affettività e al rispetto.
