Martina Piserà

5 Maggio 2025

Irene Vitturri

Martina Piserà, incinta al settimo mese, muore a 32 anni dopo la perdita del bambino: aperta inchiesta

📍 Luogo: Vibo Valentia

Martina Piserà, 32 anni, residente a Pizzo Calabro, era incinta alla trentesima settimana quando, nella notte tra il 4 e il 5 maggio 2025, si è recata per la quarta volta in pochi giorni al pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. La giovane lamentava forti dolori al petto, un sintomo che aveva già segnalato durante i precedenti accessi, senza che fossero stati rilevati segnali preoccupanti. In quella tragica notte, però, un’ecografia ha confermato che il feto non era più in vita: il cuoricino del bambino aveva smesso di battere.

Arresto cardiaco fatale dopo la perdita del bambino

Poco dopo la scoperta della morte del feto, le condizioni cliniche di Martina sono precipitate. La donna ha avuto un arresto cardiaco improvviso mentre si trovava nel reparto di Ostetricia e Ginecologia. I medici hanno tentato disperatamente di rianimarla per circa 50 minuti, ma ogni tentativo si è rivelato inutile. Martina è morta poco dopo, lasciando sgomenta un’intera comunità. La doppia tragedia – la perdita del figlio e della madre – ha sollevato interrogativi sulle dinamiche e la gestione clinica della situazione.

Inchiesta aperta dalla Procura di Vibo Valentia

La Procura ha aperto un fascicolo per fare luce su quanto accaduto all’interno del nosocomio. Gli inquirenti stanno acquisendo la documentazione clinica relativa ai ricoveri precedenti e raccogliendo testimonianze tra il personale sanitario. L’ipotesi al vaglio è quella di una possibile negligenza nella valutazione dei sintomi riportati dalla giovane donna, che da giorni chiedeva aiuto. I magistrati vogliono capire se si poteva fare qualcosa di più per prevenire l’esito tragico della vicenda.

Comunità sconvolta per la giovane Martina Piserà: lutto cittadino a Pizzo Calabro

Il decesso di Martina Piserà ha provocato un’ondata di dolore nella comunità di Pizzo Calabro, dove la giovane donna era molto conosciuta e stimata. Numerosi messaggi di cordoglio sono stati condivisi sui social da amici, parenti e semplici cittadini. L’amministrazione comunale ha espresso la propria vicinanza alla famiglia e proclamato il lutto cittadino. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sanità calabrese e sull’importanza dell’ascolto empatico dei pazienti, soprattutto in situazioni delicate come quelle legate alla gravidanza.

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