Morte Lorenzo Balboni, l’autopsia ha chiarito le cause del decesso: si tratta di una grave setticemia
La famiglia di Lorenzo Balboni ha finalmente avuto risposte: l’autopsia condotta a Lubiana ha chiarito le cause del decesso del giovane, avvenuto in Slovenia durante un viaggio con la fidanzata. A ucciderlo è stata una forma acuta di enterocolite che ha portato a una setticemia fulminante.
L’autopsia chiarisce le cause della morte
I risultati ufficiali dell’autopsia, effettuata in Slovenia, sono arrivati nel tardo pomeriggio di venerdì. Il decesso di Lorenzo Balboni è stato causato da una enterocolite acuta purulenta ed emorragica che ha condotto rapidamente a una severa setticemia.
Un batterio come possibile responsabile
Secondo le spiegazioni fornite ai familiari, l’infezione potrebbe essere stata provocata da un batterio comune, come Escherichia coli, presente nell’acqua, nei cibi o sulle superfici. La tossina sviluppata dal batterio avrebbe compromesso la barriera intestinale, causando il passaggio di batteri nel sangue.
Il dolore della famiglia
Lo zio Andrea Balboni, che ha seguito da vicino le indagini mediche, ha raccontato come la famiglia abbia lottato per ottenere chiarezza su quanto accaduto: «Ci hanno spiegato che si tratta di una tossina molto aggressiva, capace di causare la morte in poche ore».
Rientro in Italia e sepoltura
Con la conclusione delle analisi, il corpo di Lorenzo potrà finalmente essere sepolto. Il giovane verrà tumulato nella cappella di famiglia al cimitero di Quarto, ponendo fine a settimane di attesa e dolore. Il corpo, fino ad oggi, era custodito nella cella frigorifera del cimitero di Piacenza.
Il viaggio in Slovenia
Lorenzo Balboni si trovava in Slovenia per un viaggio con la fidanzata, quando ha cominciato a sentirsi male. Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, fino al tragico epilogo che ha lasciato sgomenta l’intera comunità di origine.
L’ultimo saluto
La sepoltura è prevista per venerdì mattina. Sarà l’occasione per amici e parenti di dare l’ultimo saluto a Lorenzo, portando un fiore e una preghiera nel luogo che da oggi custodirà la sua memoria.