assassino Villa Pamphili

Fermato in Grecia il presunto assassino di madre e figlia trovate morte a Villa Pamphili

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Written by Redazione

13 Giugno 2025

Il presunto assassino delle due vittime di Villa Pamphili è stato fermato in Grecia dalla polizia italiana.

Clamoroso sviluppo nelle indagini sull’omicidio di madre e figlia a Villa Pamphili: secondo quanto riportato dal Tg1, il presunto assassino sarebbe stato fermato in Grecia grazie a un intervento congiunto della polizia italiana.

Svolta nel caso Villa Pamphili

La vicenda, che ha sconvolto Roma e l’opinione pubblica nazionale, potrebbe ora trovare una svolta decisiva. Dopo giorni di indagini serrate e di analisi dei filmati di videosorveglianza, la polizia italiana ha rintracciato e fermato il sospettato in Grecia, dove si era rifugiato.

La notizia diffusa dal Tg1

È stato il Tg1, attraverso i propri canali social ufficiali, a comunicare la notizia del fermo. L’uomo era sospettato fin da subito di aver avuto un ruolo determinante nella morte della donna americana e della sua bambina di pochi mesi, trovate senza vita nel parco romano di Villa Pamphili sabato scorso.

Il ruolo decisivo delle indagini internazionali

Il fermo in territorio greco lascia intendere la portata internazionale dell’indagine, condotta in stretta collaborazione tra le autorità italiane e quelle elleniche. L’uomo, individuato grazie a una segnalazione, è ora sotto la custodia delle forze dell’ordine e si attende la sua estradizione in Italia.

Il delitto che ha scosso la Capitale

Le vittime, una madre e la sua bambina, erano state trovate morte nel cuore di uno dei parchi più frequentati della Capitale. Gli inquirenti avevano fin da subito ipotizzato una dinamica complessa, legata alla vita ai margini che la donna conduceva. La bambina era morta dopo la madre, forse soffocata.

L’identificazione e la fuga

Le immagini delle telecamere delle mense Caritas e le testimonianze raccolte tra i senzatetto avevano permesso di identificare l’uomo, che era stato visto in compagnia delle due vittime nei giorni precedenti alla tragedia. Dopo la morte della bambina, si era reso irreperibile.

Attesa per l’estradizione

Ora che il sospetto è stato rintracciato, si attendono ulteriori dettagli dalle autorità competenti sul suo ritorno in Italia e sull’avvio delle procedure giudiziarie. La magistratura romana sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione.

La reazione dell’opinione pubblica

Sui social è scoppiata l’indignazione ma anche il sollievo per un primo passo verso la giustizia. La tragica fine di madre e figlia aveva lasciato un segno profondo nella comunità e l’arresto del sospettato rappresenta un primo spiraglio di verità.

Indagini ancora in corso

Nonostante il fermo, le indagini restano aperte, per chiarire ogni dettaglio della vicenda e confermare il quadro accusatorio. L’autopsia e le analisi scientifiche svolte sui reperti recuperati nella tenda dove vivevano le vittime saranno fondamentali.

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