salmone Kv Nordic ritirato

Salmone Kv Nordic ritirato dal mercato: rischio Listeria e allerta del Ministero della Salute

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Written by Redazione

16 Settembre 2025

Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro immediato di un lotto di salmone affumicato a marchio Kv Nordic per rischio Listeria monocytogenes. Il provvedimento riguarda i prodotti commercializzati da Eurofood Spa e prodotti nello stabilimento Koral Sa in Polonia. L’avviso di richiamo è stato diffuso il 12 settembre e invita i consumatori a non consumare il salmone interessato.

Il lotto interessato dal richiamo

Il prodotto coinvolto è il salmone norvegese affumicato Kv Nordic con numero di lotto 486238 e data di scadenza fissata al 4 ottobre 2025. Il richiamo è stato disposto dopo la rilevazione della presenza di Listeria monocytogenes. Chiunque abbia acquistato il prodotto deve riconsegnarlo presso il punto vendita, dove sarà rimborsato o sostituito. I supermercati sono obbligati a esporre cartelli informativi ben visibili per informare i clienti.

Che cos’è la Listeria monocytogenes

La Listeria monocytogenes è un batterio patogeno che si sviluppa facilmente anche a basse temperature, tipiche dei frigoriferi domestici. Questo lo rende particolarmente insidioso, poiché può proliferare in alimenti apparentemente conservati correttamente. L’infezione che ne deriva, chiamata listeriosi, è rara ma molto pericolosa. Colpisce soprattutto soggetti fragili: donne in gravidanza, neonati, anziani e persone immunodepresse.

I sintomi possono variare da lievi disturbi gastrointestinali a forme gravi come meningite o setticemia. Nei casi più gravi la listeriosi può portare a complicazioni letali. Per questo motivo, l’allerta scatta sempre in maniera immediata e cautelativa.

I precedenti in Italia e in Europa

Il richiamo del salmone Kv Nordic non è un episodio isolato. Negli ultimi anni diversi marchi di salmone affumicato sono stati ritirati dal mercato per lo stesso motivo. In Italia, nel 2023 e nel 2024, diversi supermercati hanno dovuto ritirare prodotti simili provenienti da stabilimenti europei. A livello europeo, l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha più volte segnalato il salmone affumicato come alimento ad alto rischio di contaminazione da Listeria.

L’affumicatura, infatti, non elimina del tutto i batteri. La filiera lunga, con trasporti internazionali e tempi di conservazione prolungati, aumenta ulteriormente le possibilità di contaminazione. Per questo le autorità sanitarie tengono il settore sotto costante controllo.

Le procedure di richiamo in Italia

Il sistema di allerta alimentare italiano funziona in stretta connessione con quello europeo, denominato RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed). Quando viene individuato un rischio, il Ministero della Salute pubblica immediatamente un avviso, comunicandolo a distributori e consumatori. I supermercati hanno l’obbligo di ritirare i prodotti e di informare i clienti tramite cartellonistica interna o comunicazioni dirette.

In caso di mancato rispetto, sono previste sanzioni economiche severe. Inoltre, i NAS dei Carabinieri e le ASL locali possono effettuare controlli straordinari per verificare l’effettiva rimozione dei prodotti a rischio dagli scaffali.

I rischi per la salute dei consumatori

La listeriosi non è tra le infezioni alimentari più comuni, ma è tra le più gravi. L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) stima in Italia circa 200 casi l’anno, spesso con esiti critici nelle categorie fragili. Nei soggetti sani, l’infezione si limita a sintomi lievi: nausea, diarrea, febbre. Ma negli individui immunodepressi o nelle donne incinte può avere conseguenze devastanti. Non a caso, la comunità scientifica considera la prevenzione l’unico strumento davvero efficace contro la diffusione della Listeria.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori

La notizia del richiamo ha suscitato grande attenzione anche tra le associazioni dei consumatori, che hanno chiesto trasparenza e rapidità di comunicazione. Alcune hanno sollecitato la distribuzione a informare i clienti tramite sms o e-mail, visto che i dati degli acquirenti spesso sono registrati tramite carte fedeltà. Questa misura, già adottata in altri Paesi, potrebbe ridurre il rischio che il prodotto venga consumato inconsapevolmente.

Le conseguenze economiche per le aziende

Un richiamo alimentare genera inevitabilmente un danno di immagine per il marchio coinvolto. Per Kv Nordic e il distributore Eurofood Spa, l’impatto potrebbe essere rilevante sia in termini economici che reputazionali. Le aziende dovranno affrontare i costi di gestione del ritiro, lo smaltimento dei lotti, i rimborsi ai clienti e possibili cali di vendite future. Non vanno esclusi anche contenziosi legali qualora venissero segnalati casi di intossicazione.

Come riconoscere i prodotti a rischio

I consumatori devono controllare attentamente le etichette. Il richiamo riguarda nello specifico il lotto 486238, con scadenza 4 ottobre 2025. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi direttamente al punto vendita. Tenere il prodotto in casa, anche se non consumato, può rappresentare un rischio, poiché il batterio resiste a lungo alle basse temperature.

Le raccomandazioni delle autorità sanitarie

Il Ministero della Salute raccomanda di non consumare il salmone Kv Nordic segnalato e di riportarlo in negozio. Inoltre, consiglia alcune pratiche igieniche per ridurre i rischi in generale:

  • mantenere la catena del freddo durante il trasporto;
  • lavare accuratamente mani e utensili dopo la manipolazione di alimenti crudi;
  • evitare di servire salmone affumicato a soggetti fragili come donne in gravidanza e anziani.

L’impatto sulla fiducia dei consumatori

Ogni richiamo alimentare mina la fiducia dei consumatori verso i marchi coinvolti. Nel caso del salmone affumicato, alimento spesso associato a momenti di convivialità e festività, l’impatto psicologico è ancora più forte. Per recuperare credibilità, le aziende devono puntare su trasparenza e comunicazioni chiare, spiegando le azioni intraprese per evitare nuovi episodi.

Prevenzione e controlli futuri

Il caso Kv Nordic si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza alimentare. Le autorità europee hanno già avviato piani di rafforzamento dei controlli nei settori considerati più a rischio, tra cui prodotti ittici, latticini e carni pronte al consumo. È probabile che nei prossimi mesi vengano introdotti ulteriori protocolli di sicurezza, con standard sempre più stringenti per le aziende produttrici e distributrici.

Il ritiro del salmone Kv Nordic per rischio Listeria è un episodio che ricorda quanto sia delicato l’equilibrio della sicurezza alimentare. Nonostante i controlli e le procedure di prevenzione, il rischio zero non esiste. La responsabilità è condivisa tra istituzioni, aziende e consumatori. Solo una collaborazione attiva e una comunicazione trasparente possono garantire un livello adeguato di tutela.

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