📍 Luogo: Napoli
Il piccolo Pietro, un neonato di appena 9 mesi, si trova ricoverato in condizioni disperate all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Le sue condizioni sono critiche: ha riportato gravi lesioni cerebrali e fratture multiple, tra cui una frattura al femore destro e due fratture costali risalenti a un’epoca precedente. Il bambino è stato trasferito d’urgenza in eliambulanza dall’ospedale di Sapri e ora è sottoposto a costante monitoraggio da parte dell’équipe medica.
La diagnosi drammatica al Santobono di Napoli: lesioni cerebrali e fratture multiple
La situazione clinica di Pietro è apparsa subito gravissima. Secondo quanto emerso da una risonanza magnetica, il piccolo presenta lesioni cerebrali estese, mentre una TAC total body ha evidenziato una frattura recente al femore destro e due fratture alle costole più datate, che potrebbero essere spia di precedenti episodi traumatici. Pietro è stato trasferito al Santobono già sedato e intubato, e ha già subito due interventi neurochirurgici per contenere la pressione intracranica. La prognosi resta riservata.
L’indagine dei carabinieri: cosa è successo davvero a Pietro?
Le indagini per chiarire le cause delle gravi lesioni sono attualmente affidate ai carabinieri della compagnia di Sapri, con il supporto del comando provinciale di Napoli. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire quando e come siano avvenuti i traumi riportati dal bambino. A destare particolare preoccupazione sono le fratture più datate, che potrebbero suggerire una situazione pregressa di violenza domestica o incuria.
I militari hanno ascoltato i genitori del bambino: la madre, una giovane di 25 anni originaria di Licusati e da poco trasferita a Villammare, e il padre, un panettiere di 32 anni residente a Sapri. L’uomo, visibilmente scosso, si è precipitato al capezzale del figlio non appena appreso quanto accaduto.
Il primo accesso in ospedale e le parole della madre: “Mi hanno mandato via con un antibiotico”
Particolarmente inquietante è il primo accesso del bambino in ospedale, avvenuto il 28 maggio. Secondo la testimonianza della madre, in quell’occasione i medici avrebbero sottovalutato la gravità della situazione, prescrivendo al piccolo soltanto un antibiotico.
In un post pubblicato su Facebook, la donna ha scritto: “Perché non è stato approfondito in ospedale quando ho portato mio figlio il 28 maggio? Perché mi è stato mandato a casa con un semplice antibiotico? Perché?”. Un appello, poi, a rispettare il dolore della famiglia: “Fate silenzio e portate rispetto per chi ha aiutato mio figlio tempestivamente. Tacete e lasciateci in pace in questo momento di tanto dolore”.
Una comunità sconvolta: il sindaco esprime cordoglio
La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Villammare, frazione costiera di Vibonati, dove Pietro viveva con la madre, un fratellino di quattro anni e il compagno della donna. Il sindaco di Vibonati, Manuel Borrelli, ha commentato con commozione: “In questo momento non ci sono parole. Ogni nostro pensiero va al bambino, con la speranza che le sue condizioni migliorino”.
Le prossime ore saranno cruciali sia per il decorso medico del piccolo Pietro, sia per le indagini in corso, che puntano a far luce su eventuali responsabilità e sul contesto familiare in cui il bambino è cresciuto. Nel frattempo, l’Italia intera trattiene il respiro e prega per lui.