Un nuovo, gravissimo fatto di sangue scuote Palermo. Stefano Gaglio, 39 anni, magazziniere della storica farmacia del Sacro Cuore, è stato ucciso la mattina del 15 settembre 2025 con quattro colpi di pistola alla schiena mentre si preparava a iniziare il suo turno di lavoro. L’agguato, consumato in pieno giorno in Piazza Principe di Camporeale, ha scosso la città e riaperto le ferite legate agli omicidi di strada.
La dinamica dell’aggressione
Era poco prima delle 9:00 quando Stefano aveva appena accompagnato i figli a scuola e si avviava verso l’ingresso secondario della farmacia del Sacro Cuore, da via Oberdan, per iniziare il suo turno lavorativo. Proprio in quel momento, con ogni probabilità già atteso, è stato raggiunto da colpi di pistola sparati da chi lo aspettava. La modalità dell’attentato richiama quella di un’esecuzione: quattro proiettili alla schiena, rapidità e destrezza da parte dell’assassino.
L’intervento dei soccorsi
Appena i passanti hanno sentito gli spari, è scattato l’allarme. Il 118 è arrivato tempestivamente, ma per Stefano non c’è stato nulla da fare: è morto sull’asfalto pochi istanti dopo. L’impatto è stato immediato, non ha dato spazio a reazioni.
Le indagini e le telecamere
La Squadra Mobile della Polizia di Stato ha già avviato le indagini. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, che potrebbero rivelarsi elementi determinanti per individuare il killer e ricostruire i movimenti precedenti e successivi all’agguato. La fuga del responsabile è certa: non è stato fermato.
Chi era Stefano Gaglio
Stefano era un lavoratore stimato, padre di famiglia, impegnato quotidianamente. Impiegato come magazziniere presso la farmacia del Sacro Cuore, era conosciuto nel quartiere anche per la sua correttezza e la sua presenza costante al lavoro. Vivere una vita ordinaria è stato per lui un valore, spezzato tragicamente da questa violenza.
Il sentimento in cittĂ
Piazza Principe di Camporeale è rimasta sotto shock. Non solo per la brutalità dell’atto, ma perché la vittima non era un personaggio pubblico, non era coinvolto in storie note, ma un uomo qualunque che andava a lavorare. Il terrore per un omicidio così compiuto in un momento così normale scuote la percezione di sicurezza nella zona.
Con la morte di Stefano Gaglio, Palermo perde un uomo e perde un pezzo di pace urbana. Le indagini dovranno dimostrare chi è stato e perché, ma resta la ferita nel tessuto sociale di chi lo conosceva. Le telecamere potrebbero dare volto al killer, le testimonianze potrebbero ricostruire l’orrore. Nel frattempo, resta il dolore per un padre, un lavoratore, ucciso alle spalle.
