📍 Luogo: Frattamaggiore
Tragedia a Frattamaggiore nella giornata di lunedì 6 maggio 2025. Stefano Alborino, operaio di 47 anni, ha perso la vita dopo essere precipitato da un ponteggio mentre era impegnato in lavori edili. L’incidente si è verificato all’interno del cortile di un edificio in via Padre Mario Vergara, proprio di fronte alla sede dell’ASL Napoli 2 Nord. L’uomo stava effettuando operazioni di ristrutturazione alla facciata del palazzo, quando, per motivi ancora da chiarire, ha perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di circa dieci metri.
Inutili i tentativi di salvarlo
I colleghi presenti hanno subito allertato i soccorsi. Stefano è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, ma le sue condizioni erano già critiche. I medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso poco dopo l’arrivo. Le ferite riportate nella caduta sono risultate fatali.
Un padre e un lavoratore stimato
Stefano Alborino era residente a Orta di Atella e aveva appena festeggiato il suo 47° compleanno. Lascia la moglie e due figli. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità locale, dove era conosciuto come una persona perbene, rispettata e dedita al lavoro. La sua scomparsa ha lasciato sgomenti amici, colleghi e vicini di casa.
Irregolarità e indagini
Secondo quanto emerso dalle prime verifiche, l’uomo sarebbe stato impiegato senza contratto regolare, per una ditta locale. Il cantiere è stato posto sotto sequestro e le autorità competenti hanno aperto un’indagine per accertare le responsabilità e le eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza. Sarà disposta l’autopsia per chiarire ogni dettaglio.
Un dramma che riaccende l’allarme sulla sicurezza
Questo incidente riporta alla luce il drammatico tema delle morti sul lavoro e del lavoro sommerso. In Campania, i numeri delle vittime continuano a crescere e il fenomeno del lavoro irregolare resta una delle cause più gravi di insicurezza per i lavoratori. Sindacati e amministrazioni locali chiedono controlli più serrati, più ispettori e una cultura della prevenzione che metta al centro la dignità della persona e il diritto alla sicurezza.