📍 Luogo: Castellammare di Stabia
È deceduta suor Maria Nerina De Simone, missionaria italiana originaria di Castellammare di Stabia, in un grave incidente stradale avvenuto nella regione di Mwanza, nel nord-ovest della Tanzania. Assieme a lei hanno perso la vita altre tre consorelle e l’autista del veicolo. Una quinta religiosa è rimasta gravemente ferita. La notizia è confermata dalla Farnesina, che è in contatto con le autorità tanzaniane, la Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, e con i familiari.
La perdita scuote non solo la comunità della congregazione, ma anche tutta Castellammare di Stabia, la scuola delle religiose e chi ha conosciuto suor Nerina come persona di fede, servizio e impegno missionario.
Chi era suor Nerina De Simone
Suor Maria Nerina De Simone era una religiosa molto stimata e impegnata. Originaria di Castellammare di Stabia, viveva da anni nella vita missionaria. Ricopriva incarichi di rilievo nella sua congregazione: era Consigliera e Segretaria Generale delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù.
La sua vita è stata dedicata all’impegno missionario, alla carità, all’educazione e all’assistenza spirituale. Le sue consorelle la descrivono come una persona solare, altruista, con profonda dedizione verso gli altri, soprattutto verso chi vive in condizioni di povertà e sofferenza.
Il tragico incidente
L’incidente mortale è avvenuto mentre le suore si recavano all’aeroporto per far ritorno in Italia, terminata la loro missione in Tanzania. Il veicolo su cui viaggiavano è stato coinvolto in uno scontro con un mezzo pesante. Non è ancora chiaro il dinamico completo: le autorità locali avrebbero riferito che il camion avrebbe invaso la corsia opposta, causando l’impatto fatale.
Oltre alla missionaria italiana, hanno perso la vita suor Lilian Gladson Kapongo, superiora generale; suor Damaris Matheka, consigliera provinciale della Provincia East Africa; suor Stellamaris Muthini; e l’autista Bonifasi. Suor Paulina Crisante Mipata è ricoverata in condizioni gravi in ospedale.
Il coinvolgimento dell’Italia e le reazioni
La Farnesina, tramite l’Ambasciata italiana a Dar es Salaam, sta seguendo con estrema attenzione le autorità locali per accertare cause, responsabilità e formalità della vicenda. È attivo il coordinamento con la comunità religiosa della congregazione e con le autorità ecclesiastiche in Italia.
A Castellammare di Stabia il sindaco Luigi Vicinanza ha espresso profondo cordoglio e stretto abbraccio alla comunità religiosa, agli amici e familiari. Ha ricordato suor Nerina come persona di fede e servizio, impegnata e amata da molti.
Il tributo delle consorelle e della congregazione
La Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù ha descritto suor Nerina come “una guida” spirituale e umana. Le sue consorelle parlano di una figura che prestava ascolto, si prendeva cura dei dettagli, sempre presente nei momenti di bisogno.
Molte comunità della congregazione hanno già avviato messe, preghiere, momenti di commemorazione. L’incidente ha colpito non solo chi la conosceva personalmente, ma anche tante persone che l’avevano incontrata per motivi formativi, missionari, educativi.
Impatto sociale e religioso
La morte di suor Nerina ha un impatto che va oltre l’ambito missionario. Per molti cristiani e religiosi in Italia rappresenta un richiamo alla fragilità della vita, al valore del servizio e dell’impegno verso gli altri.
La tragedia richiama anche questioni concrete: la sicurezza delle strade in luoghi spesso remoti, l’organizzazione dei percorsi missionari, il sostegno alle comunità straniere, e come le istituzioni italiane e ecclesiastiche possano affiancare le missioni nei momenti difficili.
Dettagli geographic e logistici
L’incidente si è verificato nella regione di Mwanza, una zona costiera sul Lago Vittoria, che ospita diverse missioni cattoliche e comunità religiose impegnate nei servizi sanitari, educativi e di assistenza sociale.
Le suore stavano per imbarcarsi per il volo di ritorno in Italia. Si muovevano verso l’aeroporto dopo aver concluso attività missionarie nella zona, quando lo scontro ha avuto luogo.
Il numero delle vittime e i feriti
Cinque persone hanno perso la vita: suor Nerina De Simone, suor Lilian Gladson Kapongo, suor Damaris Matheka, suor Stellamaris Muthini, e l’autista del veicolo, Bonifasi. Una sesta persona, suor Paulina Crisante Mipata, è ferita in modo grave e ricoverata. La comunità religiosa e le autorità sanitarie locali lavorano per assistere i familiari e gestire le conseguenze pratiche.
Lutto a Castellammare di Stabia
Nella città natale di suor Nerina, il dolore è forte. Scuole, comunità parrocchiali, famiglie, conoscenti stanno esprimendo il loro cordoglio. Sono attesi momenti ufficiali di commemorazione.
Il sindaco ha proclamato lutto cittadino per una giornata, in segno di rispetto, e ha invitato le comunità a una fiaccolata per ricordare suor Nerina.
Questioni da chiarire
Molti dettagli rimangono da chiarire: la dinamica esatta dell’incidente, le condizioni del mezzo pesante coinvolto, se ci sono responsabilità precise da parte degli autisti o delle condizioni della strada, la tempestività dei soccorsi, la condizione medica della religiosa ferita.
Le autorità tanzaniane, in collaborazione con la Farnesina, avvieranno indagini ufficiali per chiarire ogni aspetto.
Suor Nerina De Simone: il lascito
Suor Nerina lascia un’eredità significativa: non solo come religiosa, ma come educatrice, missionaria e punto di riferimento morale.
Ha dedicato la sua vita al servizio, alla comunità, ha svolto compiti amministrativi importanti nella congregazione, e ha sostenuto numerosi progetti nei paesi dove ha operato. Il suo esempio continuerà a ispirare chi la conosce ma anche chi ha sentito parlare del suo impegno.
Il valore della testimonianza religiosa
La sua vita missionaria sottolinea quanto le suore carmelitane svolgano un ruolo essenziale in molte parti del mondo: cura, istruzione, salute, accoglienza.
La morte in servizio missionario richiama la passione, ma anche il rischio di queste scelte: serve ricordare l’impegno concreto che sta dietro le voci, dietro le azioni compiute lontano dal riflettore.
La vicenda dentro la cronaca nazionale
L’evento è destinato a essere riportato nelle cronache nazionali e locali come segno di rispetto, ma anche come richiamo alla solidarietà verso chi opera oltre i confini, spesso in condizioni difficili.
Molti media, comunità religiose e opinionisti rifletteranno sulle condizioni di lavoro e di viaggio dei missionari, sulla sicurezza nei trasferimenti e sul supporto che lo Stato italiano può garantire alle organizzazioni religiose.
Momenti di riflessione e speranza
Nel dolore, diverse iniziative stanno nascendo: preghiere comunitarie, messe, momenti di condivisione. La congregazione ha chiesto che la triste notizia non diventi occasione di divisioni, ma momento di unità nella fede e nella memoria.