📍 Luogo: Livorno
Una tragedia improvvisa ha sconvolto la città di Livorno nella mattinata di mercoledì 14 maggio 2025. Tania Bicchierini, 53 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione di via Settembrini, nel quartiere popolare della Rosa. A scoprire il corpo è stata la figlia, che ha immediatamente allertato i soccorsi, purtroppo inutilmente.
Il ritrovamento e l’intervento dei soccorsi
Erano da poco passate le 8 quando la figlia di Tania, non ricevendo risposte, ha tentato di svegliarla trovandola priva di sensi nel letto. La donna, molto probabilmente, è deceduta nel sonno durante la notte a causa di un malore improvviso. Immediata la chiamata al 112, che ha attivato la centrale del 118: sul posto sono intervenute un’ambulanza della Misericordia di Montenero e un’automedica con medico e infermiere a bordo. Nonostante i numerosi tentativi di rianimazione, anche con l’uso del defibrillatore, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Una donna amata e conosciuta da tutti
Tania Bicchierini era molto conosciuta e stimata in città, mamma e nonna affettuosa, con un passato lavorativo all’ospedale Lotti di Pontedera come addetta alle pulizie, e recentemente impiegata come autista per il trasporto disabili. Chi la conosceva parla di una donna piena di vita, gentile, solare e sempre pronta ad aiutare il prossimo.
Amici e conoscenti hanno affidato ai social il loro dolore. «Mi mancherai, grande amica mia. Ciao Tania», scrive Sabrina, mentre Daniele la ricorda così: «Era una persona simpatica e solare. Quando stavi con lei il tempo volava. Amava la pulizia e la sua macchina era sempre perfetta».
Il quartiere sotto shock
La notizia della sua scomparsa si è rapidamente diffusa tra vicini, amici e colleghi, gettando nel dolore l’intero quartiere La Rosa. Tania avrebbe compiuto 54 anni a ottobre. La sua morte improvvisa ha lasciato un vuoto profondo tra chi l’ha conosciuta, non solo per il suo impegno lavorativo, ma soprattutto per la sua umanità e il suo amore per la famiglia.
Una vita dedicata agli altri
Chi ha avuto modo di conoscerla nel contesto lavorativo, come collega o passeggero, la descrive come affidabile e premurosa. Il ricordo più vivo che lascia è quello di una mamma e nonna affettuosa, che non aveva occhi che per la figlia e il nipotino, ai quali dedicava ogni pensiero e attenzione.
