Terremoto Campi Flegrei

Terremoto ai Campi Flegrei, Di Vito: «Evento avvertito anche nell’area Vesuviana»

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Written by Irene Vitturri

18 Luglio 2025

📍 Luogo: Napoli

Una nuova scossa di terremoto ha colpito i Campi Flegrei alle 9:14 di questa mattina, facendo tremare anche l’area vesuviana. La magnitudo registrata è di 4.0, con epicentro localizzato in mare, nella zona di via Napoli, a una profondità di circa 2,5 km. A confermarlo è Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, che ha diffuso un aggiornamento ufficiale sulla situazione attuale del fenomeno sismico.

Secondo quanto riferito, l’evento rientra nell’attuale fase della crisi bradisismica, un fenomeno noto che interessa l’area flegrea e che prosegue da tempo con un innalzamento del suolo costante. «Il sollevamento del terreno – spiega Di Vito – continua con le stesse caratteristiche già osservate nei mesi precedenti. L’area interessata è sempre quella del massimo sollevamento e i parametri relativi alla deformazione del suolo non mostrano variazioni significative nella velocità».

Scossa avvertita a lunga distanza, ma nessun danno

Il terremoto è stato percepito distintamente anche a distanza, in particolare nei quartieri orientali di Napoli e nella zona vesuviana, destando preoccupazione tra la popolazione. Tuttavia, non si registrano danni a persone o strutture. Lo conferma lo stesso Di Vito: «Dalle prime riunioni a cui ho partecipato, mi è stato comunicato che non risultano segnalazioni di danni. Continuiamo a monitorare l’evoluzione del fenomeno, ma al momento non ci sono criticità particolari da segnalare».

L’accelerazione al suolo registrata dalle strumentazioni è coerente con l’epicentro rilevato. Le analisi preliminarieffettuate dall’Osservatorio Vesuviano indicano che il comportamento del sistema vulcanico resta compatibile con il trend degli ultimi mesi, caratterizzato da sollevamento, deformazione e degassamento.

Francesca Bianco (INGV): “Segnale della crisi bradisismica in atto”

A intervenire sul terremoto anche Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento Vulcani dell’INGV, che ai microfoni dell’Agi ha sottolineato la connessione tra il sisma e la crisi bradisismica in corso. «Questa scossa rappresenta un’ulteriore manifestazione del processo di accumulo di sforzo sulla crosta terrestre – ha spiegato Bianco – dovuto al costante sollevamento del suolo nella zona flegrea. È un segnale che il sistema continua a essere dinamico e sotto stress».

Bianco ha ribadito che il monitoraggio della zona resta costante e che gli eventi sismici come quello odierno sono attesi in questo contesto. Tuttavia, resta alta l’attenzione da parte della comunità scientifica e delle istituzioni locali, con l’obiettivo di garantire aggiornamenti tempestivi e corrette misure di prevenzione.

Il contesto della crisi bradisismica: un fenomeno complesso

Il bradisismo flegreo è un fenomeno geologico che comporta l’innalzamento o abbassamento del suolo legato all’attività vulcanica. Negli ultimi anni, l’area dei Campi Flegrei ha registrato una serie di scosse sismiche, alcune delle quali percepite dalla popolazione. L’evento di oggi si inserisce in questo quadro evolutivo, senza rappresentare – al momento – una variazione sostanziale nei parametri monitorati.

La Protezione Civile, insieme all’INGV, continua a raccogliere dati dalla rete di sorveglianza e a valutare eventuali sviluppi, pur mantenendo la situazione sotto controllo e rassicurando i cittadini. Nonostante l’intensità della scossa, l’assenza di danni rappresenta un dato incoraggiante.

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