📍 Luogo: Napoli
Napoli, 15 settembre 2025 – Una scossa di terremoto di magnitudo 2.0 è stata registrata questa sera, alle 20:32, nell’area dei Campi Flegrei. L’evento sismico, seppur di lieve intensità, è stato avvertito chiaramente a Pozzuoli, Bagnoli, Agnano e in diversi quartieri occidentali di Napoli. L’epicentro, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Vesuviano, si trova in via Antiniana, tra Pozzuoli e Napoli, a una profondità di circa 2,4 chilometri.
Molti cittadini hanno riferito di aver percepito non solo la vibrazione ma anche un forte boato, tipico dei movimenti tellurici flegrei. Non si registrano danni a persone o cose, ma la paura cresce in un territorio che da mesi convive con una ripresa significativa del fenomeno bradisismico.
L’epicentro tra Napoli e Pozzuoli
L’evento sismico delle 20:32 è stato localizzato con precisione nell’area di via Antiniana, un punto di confine tra i quartieri occidentali di Napoli e la città di Pozzuoli. Questa zona è particolarmente sensibile perché si trova tra aree densamente abitate e i siti vulcanici più attivi della caldera flegrea.
Gli strumenti hanno registrato una magnitudo di 2.0 e una profondità di 2,4 km. Si tratta di parametri compatibili con l’attività bradisismica, che da anni produce scosse superficiali e frequentemente avvertite dalla popolazione.
Dove è stata avvertita la scossa
La scossa è stata percepita distintamente a Pozzuoli centro e lungomare, nella zona Solfatara e Pisciarelli, ad Agnano e a Bagnoli. Segnalazioni sono arrivate anche da Fuorigrotta e Soccavo. Non si segnalano danni, ma numerose chiamate sono giunte ai centralini dei vigili del fuoco e della protezione civile, soprattutto da famiglie spaventate che hanno percepito il boato.
Le parole del sindaco di Pozzuoli
Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, è intervenuto pochi minuti dopo sui canali ufficiali per rassicurare i cittadini. «Questa sera alle 20:32 è stata registrata una scossa di magnitudo 2.0 con epicentro in via Antiniana. Non si segnalano danni, ma invitiamo tutti alla calma. Il territorio è sotto costante monitoraggio da parte dell’Osservatorio Vesuviano e della Protezione Civile», ha dichiarato.
Il fenomeno del bradisismo
Il bradisismo è un lento sollevamento e abbassamento del suolo causato dalla pressione dei gas e dei fluidi nel sottosuolo vulcanico. Ai Campi Flegrei questo fenomeno è ben noto e documentato da secoli.
Negli ultimi anni il sollevamento del suolo è tornato a livelli preoccupanti: secondo i dati dell’INGV, l’area di Pozzuoli si solleva attualmente di circa 15 millimetri al mese. Questo movimento genera microfratture, aumento della pressione e quindi sciami sismici frequenti.
Precedenti recenti: agosto da record
Ad agosto 2025 si sono registrati quasi 600 eventi tellurici nei Campi Flegrei, con magnitudo variabile tra 0.5 e 4.0. La scossa più forte, il 18 agosto, ha raggiunto magnitudo 4.0, la più alta degli ultimi 40 anni. Quell’evento ha provocato paura, corse in strada, evacuazioni spontanee e alcune lesioni agli edifici. È stato un campanello d’allarme che ha portato la Protezione Civile a rafforzare i piani di emergenza.
La memoria storica del terremoto del 1983-84
Gli abitanti di Pozzuoli non dimenticano gli anni ’80, quando il bradisismo costrinse a evacuare migliaia di persone. Tra il 1983 e il 1984 il sollevamento del suolo raggiunse 1,80 metri, con scosse fino a magnitudo 4. Interi quartieri furono sgomberati, soprattutto la zona del Rione Terra. Quelle immagini restano impresse nella memoria collettiva e riaffiorano ogni volta che la terra trema.
L’Osservatorio Vesuviano: monitoraggio costante
L’INGV – Osservatorio Vesuviano ha comunicato che la scossa delle 20:32 rientra nell’attività tipica del bradisismo in corso. Non vi sono segnali che facciano pensare a un’imminente eruzione, ma la situazione resta sotto stretta osservazione. Gli strumenti registrano costantemente parametri come il sollevamento del suolo, le emissioni di gas, le variazioni termiche e la micro-sismicità.
La vita quotidiana sotto le scosse
Per i cittadini di Pozzuoli e Napoli ovest, convivere con i terremoti è ormai routine. Molti hanno imparato a distinguere i boati sotterranei, a riconoscere l’intensità delle vibrazioni. Ma la paura non scompare: i bambini si spaventano, gli anziani ricordano gli anni ’80, le famiglie si chiedono se le proprie case siano sicure.
Le scuole e gli edifici pubblici
Una delle preoccupazioni maggiori riguarda le scuole. A Pozzuoli e nei quartieri di Napoli più esposti, molti plessi hanno bisogno di verifiche strutturali. I genitori chiedono garanzie, sopralluoghi e, in alcuni casi, la chiusura preventiva durante gli sciami sismici più intensi. Anche ospedali, municipi e sedi di servizi pubblici vengono controllati periodicamente.
Il piano di emergenza della Protezione Civile
La Protezione Civile nazionale e regionale ha predisposto un piano specifico per i Campi Flegrei. Prevede zone di raccolta, percorsi di evacuazione, informazione periodica alla popolazione ed esercitazioni di massa. Il piano tiene conto di due possibili scenari: uno sismico e uno vulcanico. Nel primo caso si punta a contenere danni da scosse e evacuare aree a rischio crollo. Nel secondo caso, più remoto, si ipotizza anche l’evacuazione totale di Pozzuoli e di alcune zone di Napoli ovest.
Cosa dicono gli esperti
Gli scienziati spiegano che il bradisismo è un fenomeno ciclico e, sebbene generi terremoti frequenti, non significa automaticamente eruzione. Tuttavia, l’accumulo di energia e il sollevamento costante impongono prudenza. «Non possiamo prevedere con certezza un’eruzione, ma possiamo ridurre il rischio con piani di emergenza chiari e informazione costante alla popolazione», ha ricordato il vulcanologo Giuseppe De Natale.
I cittadini tra paura e rassegnazione
Molti abitanti esprimono stanchezza: “Viviamo da anni con queste scosse, non si può continuare così”. Altri raccontano di non riuscire più a dormire sereni. C’è chi valuta persino di trasferirsi, soprattutto famiglie con bambini piccoli. Ma la maggior parte resta, convinta che non ci siano alternative praticabili e che l’allarme non debba diventare panico.
Le ricadute economiche
Le scosse hanno anche un impatto sull’economia locale. A Pozzuoli e nei Campi Flegrei il turismo è vitale: ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari. Ogni terremoto genera disdette, paura dei turisti e un danno economico. Anche il mercato immobiliare risente della situazione: i prezzi delle case nelle zone più esposte subiscono oscillazioni, tra svalutazioni e difficoltà a vendere.
La politica regionale e nazionale
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto più fondi per la messa in sicurezza degli edifici. Il governo nazionale segue da vicino la situazione. Il ministro della Protezione Civile ha dichiarato che “l’area flegrea è una priorità assoluta per il sistema di monitoraggio e prevenzione italiano”.
La memoria come lezione
I Campi Flegrei sono una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo. L’ultima eruzione risale al 1538, quando nacque il Monte Nuovo. Studiare il passato serve a prepararsi al futuro: conoscere come reagirono le comunità e quali furono le conseguenze permette oggi di evitare errori.
Un territorio che non può più aspettare
La scossa di questa sera è stata lieve, ma il messaggio è forte: i Campi Flegrei sono vivi. Servono investimenti in sicurezza, piani di evacuazione aggiornati, informazione continua e soprattutto fiducia tra istituzioni e cittadini. L’Italia non può più permettersi di ignorare un territorio che vive costantemente sul confine tra normalità e rischio.