📍 Luogo: Bergamo
Viktoria Nikolova, 14 anni appena, è stata trovata senza vita ai piedi di un capannone abbandonato dell’ex fabbrica Reggiani a Bergamo nella serata di giovedì 26 giugno. Era scomparsa da oltre 24 ore, e la sua fotografia era già comparsa sui social accompagnata da appelli accorati dei familiari. Poi, la tragedia. E oggi la comunità piange una ragazza piena di silenzi, con una storia difficile alle spalle e tante domande ancora senza risposta.
Viktoria Nikolova e quel disegno che raccontava tutto
A scuola, Viktoria Nikolova aveva fatto un disegno inquietante: una città in fiamme, una ragazza che piangeva, e frasi in ucraino scritte con forza. “Bruciate questo quadro, perché non ha futuro come me”, ha rivelato una sua compagna di classe al Corriere della Sera. Un messaggio straziante che oggi suona come un grido d’aiuto inascoltato. Viktoria era arrivata in Italia tre anni fa, fuggita dalla guerra in Ucraina. Sua madre era rimasta nel Paese, il padre si era trasferito in Polonia, e lei era giunta a Ponteranica per vivere con la nonna e lo zio.
L’ultimo messaggio allo zio e la mattina dell’esame
Giovedì 26 giugno avrebbe dovuto sostenere l’esame di terza media. Aveva scelto il Mamoli come scuola superiore per l’anno successivo, ma davanti alla commissione non è mai arrivata. In mattinata, ha scritto un ultimo sms allo zio: “Non torno più a casa”. Sul braccio aveva annotato il suo numero di telefono. Sul tetto del capannone, dal quale si presume sia caduta, sono stati ritrovati il cellulare, la borsa e alcune collanine.
Viktoria Nikolova, una vita spezzata e troppi interrogativi
Gli investigatori non escludono l’ipotesi del gesto volontario, ma non tutte le domande hanno risposta. Dove si trovava Viktoria tra mercoledì mattina e la sera del ritrovamento? Chi ha incontrato? Perché ha scelto proprio quel luogo pericoloso, conosciuto per essere frequentato sia da adolescenti che praticano parkour sia da sbandati? Sono interrogativi ancora senza risposte.
Area messa in sicurezza, proclamato lutto cittadino
Lunedì sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Viktoria Nikolova, per accertare con precisione le cause della morte. Intanto il Comune di Ponteranica ha ordinato di mettere in sicurezza l’area della ex Reggiani, una fabbrica tessile chiusa dal 2009 e da anni in stato di totale abbandono. In occasione dei funerali sarà osservato il lutto cittadino. Una comunità intera, ora, si stringe nel dolore per una ragazza che forse chiedeva solo di essere ascoltata.