Il Comune ha avviato l’erogazione del bonus bebè 2024: 250 euro una tantum senza requisiti ISEE per la maggior parte dei nuovi nati
Il Comune di Ancona ha avviato la distribuzione del bonus bebè 2024. Si tratta di un contributo straordinario da 250 euro una tantum, destinato alle famiglie con nuovi nati nel 2024. La particolarità della misura è l’assenza di requisiti ISEE. Questo la rende accessibile sia alle famiglie a basso reddito che a quelle con redditi elevati.
Bonus bebè: 250 euro per i nuovi nati
La misura è stata fortemente voluta dall’assessore alle politiche della famiglia, Orlanda Latini. Ha permesso a 553 famiglie su 592 nuovi nati di beneficiare del bonus. Il Comune ha stanziato oltre 138mila euro per finanziare l’iniziativa.
Nessun requisito ISEE per ottenere il bonus
Il contributo è stato erogato senza alcuna valutazione del reddito. È stato quindi uguale per tutti, a prescindere dalla situazione economica o dal numero di figli già presenti in famiglia.
Una decisione che ha sollevato alcune critiche. Infatti, anche famiglie con redditi superiori a 200mila euro hanno potuto ricevere lo stesso contributo concesso a famiglie con reddito zero.
La posizione del Comune di Ancona
Il Comune ha definito la misura un “grande successo”. Ha evidenziato che solo una piccola parte delle famiglie è rimasta esclusa. Questo principalmente per la perdita della residenza nel Comune al momento della richiesta.
Secondo il Palazzo del Popolo, il contributo ha rappresentato un modo concreto per sostenere la natalità e combattere il calo demografico.
Le parole dell’assessore Orlanda Latini
In difesa della misura, l’assessore Latini ha dichiarato:
“Si tratta di una misura pensata per tutte le famiglie anconetane che hanno arricchito la comunità attraverso l’ingresso di un nuovo nato. Il contributo è stato ideato al solo fine di valorizzare l’incremento della popolazione, invertendo la tendenza dell’inverno demografico”.
Ha inoltre sottolineato che il bonus rientra in una strategia più ampia per promuovere il benessere familiare e sociale nella città di Ancona.
Dubbi sulla ripetizione nel 2025
Non è ancora chiaro se la misura sarà confermata anche per il 2025. Le critiche principali riguardano proprio l’assenza di criteri selettivi. Questi criteri avrebbero potuto rendere il provvedimento più equo ed efficiente nel sostenere chi ne ha più bisogno.
Una possibile revisione potrebbe includere, già dal prossimo anno, limiti di reddito o valutazioni legate alla situazione familiare. Questo per trasformare il bonus in un vero incentivo alla natalità sostenibile.