Il bonus voli 2025 non è un incentivo vacanze, ma un possibile rimborso per ritardi e cancellazioni: cosa prevede la normativa e come cambia
Non si tratta di un nuovo incentivo per le vacanze, ma di un possibile indennizzo per chi subisce disagi in volo: nel 2025 torna al centro il dibattito sul cosiddetto bonus voli, con proposte di riforma delle regole europee. La nuova “soglia delle 4 ore” promette importanti novità per chi vola, ma con effetti controversi. Ecco cosa cambia davvero.
Non è un bonus, ma un indennizzo
Il cosiddetto bonus voli 2025 non è un contributo economico statale, bensì un risarcimento previsto dalle normative europee per passeggeri colpiti da ritardi e cancellazioni. L’importo massimo ipotizzato è di 500 euro, ma con nuove soglie più severe per accedervi. La finalità è aggiornare il Regolamento UE 261/2004, garantendo maggiore uniformità e chiarezza.
La nuova regola delle 4 ore: come funziona
Una delle principali novità riguarda l’introduzione della “regola delle 4 ore”:
- Per voli fino a 3.500 km, si potrà chiedere il rimborso solo se il ritardo supera le 4 ore
- In caso di cancellazione, la compagnia deve offrire un volo alternativo entro 3 ore
- Se l’alternativa non è adeguata, il passeggero potrà organizzarsi autonomamente e ricevere fino al 400% del prezzo del biglietto, con un massimo di 500 euro
Le associazioni di consumatori temono però un peggioramento dei diritti attuali.
Cosa prevede oggi il Regolamento UE 261/2004
Attualmente i rimborsi aerei seguono il Regolamento UE 261/2004, che prevede indennizzi fissi:
- 250 euro per voli sotto i 1.500 km
- 400 euro tra 1.500 e 3.500 km
- 600 euro oltre i 3.500 km
Sono previsti per ritardi oltre le 3 ore, cancellazioni o negato imbarco. La proposta in discussione non aumenta le cifre, ma cambia le condizioni d’accesso.
Cosa cambia davvero per chi vola
Se approvata, la riforma porterà questi cambiamenti principali:
- Il rimborso per ritardo sarà più difficile da ottenere, specie per tratte brevi
- Le compagnie dovranno offrire soluzioni entro 3 ore in caso di cancellazione
- Il rimborso massimo sarà fissato a 500 euro, anche per voli molto costosi
Una semplificazione per le compagnie, ma con rischi di minori tutele per i passeggeri.
Quando arriva la riforma
Le nuove regole europee sono ancora in fase di discussione tra le istituzioni UE. L’approvazione potrebbe arrivare entro la fine del 2025. Nel frattempo, restano validi i diritti garantiti dal Regolamento 261/2004: è quindi fondamentale conservare ricevute, biglietti e prove in caso di disservizio.