L’estate 2025 si preannuncia difficile sul fronte delle spese quotidiane per le famiglie italiane. Secondo un’analisi condotta da Facile.it e Consumerismo No Profit, tra i mesi di giugno e settembre aumentano in modo significativo i costi legati alla gestione domestica, ai trasporti, alle vacanze e al tempo libero.
Il primo dato positivo riguarda la bolletta elettrica, che registra un lieve calo del 2% rispetto al 2024 grazie alle migliori offerte a prezzo fisso. Tuttavia, l’utilizzo prolungato di condizionatori fa salire comunque il costo delle bollette: si stimano 140 euro extra per ogni condizionatore in funzione per 5-6 ore al giorno.
A questa spesa vanno aggiunti i costi di manutenzione e riparazione di climatizzatori, tapparelle e zanzariere, che possono superare i 300 euro. Anche l’uso dell’acqua cresce: tra irrigazione e docce più frequenti, si calcolano 20-30 euro in più al mese.
Estate 2025 – Viaggi, trasporti e assicurazioni: aumenti generalizzati
Tra le voci più critiche ci sono le spese di viaggio. I traghetti registrano un incremento del +9,7%, i voli estivi verso l’Europa aumentano del +7%, mentre i voli interni, specie a ridosso del Ferragosto, toccano punte del +21%. I voli low-cost crescono tra il +4% e +6%. I treni non subiscono rincari ufficiali, ma le tariffe promozionali tendono a sparire velocemente nei periodi di alta richiesta.
Le assicurazioni viaggio restano su costi stabili rispetto al 2024: circa 36 euro per due settimane in Europa, 55 euro per USA e Caraibi, 48 euro per altri Paesi extra UE. Tuttavia, le richieste sono aumentate del 7%, segno di una crescente attenzione alla tutela del viaggiatore.
Un trend in crescita è quello delle vacanze a rate: nei primi cinque mesi del 2025, i prestiti personali per finanziare le ferie hanno registrato un +5%, per un importo totale stimato di oltre 220 milioni di euro.
Estate 2025 – Benzina, autostrade e Rc: dati contrastanti
Sul fronte carburanti, le notizie sono buone solo in parte: benzina e diesel costano rispettivamente il 9% e il 6% in meno rispetto al 2024, ma il conflitto tra Iran e Israele potrebbe far impennare nuovamente i prezzi.
I pedaggi autostradali sono aumentati mediamente dell’1,8%, mentre il costo dell’RC auto segna un leggero rialzo dell’1,1% (620,98 euro medi), a fronte di un calo del 5,5% su base semestrale. Al contrario, l’RC moto è aumentata del +6% rispetto a sei mesi fa, pur rimanendo inferiore all’anno precedente.
Famiglie e figli: estate costosa anche senza viaggi
Anche chi resta a casa durante l’estate deve fare i conti con spese extra significative. Secondo i dati di Consumerismo No Profit, le famiglie italiane spendono tra i 1.500 e i 3.000 euro in più nei mesi estivi, senza considerare i costi delle vacanze.
I centri estivi privati costano in media 700 euro al mese per figlio, quelli pubblici tra i 400 e i 500 euro. Le tariffe variano da 190 euro a settimana al Nord fino a 135 euro al Sud. In alternativa, molte famiglie ricorrono a baby-sitter, con un costo mensile tra 800 e 1.200 euro.
Anche l’abbigliamento estivo per bambini e ragazzi pesa sul bilancio familiare: tra 150 e 250 euro per figlio. A questi si aggiungono le uscite ricreative, le gite, i gelati, i pasti fuori casa e le attività sportive o culturali, per una spesa totale stimata tra 300 e 600 euro.
Cibo, salute e protezione: quanto costa l’estate
Il caro alimentari colpisce soprattutto frutta, verdura, gelati e snack estivi. Le grigliate e i pasti extra possono comportare fino a 400 euro in più. Il prezzo del gelato è aumentato del 9%, con rincari anche del +24% per i gelati confezionati e +23% per quelli in vaschetta.
Infine, tra i costi stagionali figurano le creme solari, i doposole e i prodotti antizanzare, per una spesa che varia tra 80 e 150 euro. Senza dimenticare i farmaci per i malanni di stagione o visite specialistiche occasionali.