Il rimborso Irpef 2025 è una restituzione da parte dello Stato delle imposte versate in eccesso nel corso dell’anno precedente, a seguito di detrazioni e deduzioni fiscali. Si tratta di un credito d’imposta che può riguardare spese sanitarie, mutui, familiari a carico e altri oneri deducibili o detraibili. Quando l’importo delle detrazioni supera l’imposta dovuta, il contribuente ha diritto a ricevere un rimborso.
I lavoratori dipendenti e i pensionati, che dispongono di un sostituto d’imposta, ricevono automaticamente il rimborso direttamente in busta paga o nel cedolino pensionistico, generalmente tra luglio e novembre. Chi invece non ha un sostituto, come autonomi o disoccupati, viene rimborsato direttamente dall’Agenzia delle Entrate tramite bonifico bancario o assegno postale.
Modello 730: scadenze e calendario dei rimborsi
La scadenza ufficiale per la presentazione del Modello 730/2025 è fissata al 30 settembre 2025. Tuttavia, la data di invio influisce sui tempi di ricezione del rimborso Irpef:
- Invio entro il 31 maggio: rimborso a luglio (pensionati ad agosto)
- Invio dal 1° al 20 giugno: rimborso ad agosto (pensionati a settembre)
- Invio dal 21 giugno al 15 luglio: rimborso a settembre (pensionati a ottobre)
- Invio dal 16 luglio al 31 agosto: rimborso a ottobre (pensionati a novembre)
- Invio dal 1° al 30 settembre: rimborso da novembre in poi (pensionati a dicembre)
Cosa succede se manca il sostituto d’imposta
Per i contribuenti senza sostituto d’imposta, come lavoratori autonomi o disoccupati, i rimborsi Irpef vengono erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Le tempistiche variano in base all’entità del credito:
- Crediti inferiori a 4.000 euro: rimborso a partire da dicembre 2025
- Crediti superiori a 4.000 euro: possibile controllo preventivo con rimborso fino a marzo 2026
Ruolo del datore di lavoro nel rimborso Irpef
Dal mese di luglio, i datori di lavoro o gli enti pensionistici effettuano i rimborsi e trattengono eventuali somme dovute, tra cui:
- Saldo e primo acconto Irpef
- Cedolare secca
- Addizionali regionali e comunali
- Imposta sostitutiva sui premi di risultato
Nel caso in cui il contribuente abbia scelto di rateizzare il pagamento, le trattenute vengono suddivise nei mesi successivi, con interessi dello 0,33% mensile. Se la retribuzione non è sufficiente a coprire le rate, la parte residua viene recuperata nei mesi seguenti con un interesse maggiorato dello 0,4% mensile.
Rate successive e comunicazione al sostituto
Il contribuente può chiedere una modifica dell’importo da trattenere per la seconda o unica rata di acconto Irpef o cedolare secca, in caso preveda spese detraibili che abbasseranno l’imposta. In tal caso, deve inviare una comunicazione scritta al sostituto d’imposta entro il 10 ottobre, specificando l’importo ritenuto corretto, assumendosene la responsabilità.
Chi è escluso dal rimborso tramite Modello 730
Non tutti i contribuenti possono ottenere il rimborso Irpef tramite Modello 730. Sono esclusi, ad esempio, coloro che utilizzano il Modello Redditi Persone Fisiche, come i lavoratori autonomi titolari di Partita IVA. In questi casi, il rimborso segue altre modalità e tempistiche.
Conclusione
Il rimborso Irpef rappresenta un importante beneficio per i contribuenti, ma per riceverlo nei tempi giusti è fondamentale rispettare le scadenze e seguire correttamente le procedure previste. Sia che si tratti di lavoratori dipendenti, pensionati o autonomi, conoscere il funzionamento del Modello 730 e le tempistiche dei rimborsi è essenziale per non perdere alcuna opportunità.