📍 Luogo: New York
L’11 settembre 2001 è una data che ha segnato per sempre la storia del mondo. L’attacco alle Torri Gemelle di New York, insieme al colpo al Pentagono e al volo dirottato caduto in Pennsylvania, rappresenta il più grave attentato terroristico mai avvenuto sul suolo statunitense.
Oggi, 11 settembre 2025, ricorrono 24 anni da quella tragedia che causò quasi 3.000 vittime e cambiò radicalmente la geopolitica mondiale.
La cronaca di un giorno che cambiò il mondo
La mattina dell’11 settembre 2001, quattro aerei civili furono dirottati da 19 terroristi affiliati ad al-Qaida. Due vennero fatti schiantare contro le Torri Gemelle del World Trade Center, uno contro il Pentagono e il quarto, diretto probabilmente verso un altro obiettivo simbolico di Washington, precipitò in Pennsylvania grazie al coraggio dei passeggeri che tentarono di riprendere il controllo del velivolo.
Le immagini delle Twin Towers in fiamme, trasmesse in diretta televisiva, fecero il giro del mondo e restano ancora oggi un simbolo della vulnerabilità delle società moderne.

Le conseguenze immediate e a lungo termine
Gli attentati non furono solo una tragedia umana. Aprirono una nuova stagione di conflitti, con la cosiddetta “guerra al terrorismo” lanciata dagli Stati Uniti. Da lì a poche settimane iniziò l’intervento in Afghanistan, seguito nel 2003 da quello in Iraq.
A livello globale, l’11 settembre portò a un inasprimento delle misure di sicurezza, a nuovi equilibri geopolitici e a una percezione del pericolo terroristico che ha condizionato la vita quotidiana di milioni di persone.
Il ricordo negli Stati Uniti
Ogni anno, a New York, una cerimonia solenne ricorda le vittime. Al Memoriale e Museo dell’11 settembre, costruito sulle fondamenta delle Torri Gemelle, i nomi delle persone scomparse vengono letti uno a uno. Le famiglie, i sopravvissuti e le autorità si stringono in un momento di raccoglimento che rinnova il dolore ma anche il messaggio di resilienza.
Quest’anno, il presidente degli Stati Uniti e le massime cariche istituzionali hanno ribadito l’impegno a non dimenticare, sottolineando come la memoria sia un atto collettivo di responsabilità.

L’impatto culturale e sociale
Il trauma dell’11 settembre ha lasciato un segno profondo non solo nella politica, ma anche nella cultura. Film, documentari, libri e testimonianze hanno raccontato in modi diversi quella giornata e le sue conseguenze.
Per molti giovani nati dopo il 2001, il racconto dell’11 settembre è parte della memoria storica tramandata da genitori, insegnanti e media. Per chi lo ha vissuto, resta invece un ricordo indelebile, legato al momento esatto in cui si apprese la notizia.
L’Italia e il resto del mondo
Anche l’Italia visse quella giornata con sgomento e solidarietà. Molti italiani erano a New York in quel momento, tra residenti e turisti, e alcuni persero la vita negli attentati.
Le principali città italiane si unirono allora al cordoglio internazionale, e ancora oggi l’11 settembre viene ricordato come simbolo di unità contro il terrorismo e la violenza.

Una memoria che deve restare viva
Ventiquattro anni dopo, l’11 settembre continua a insegnare che la libertà e la sicurezza non possono mai essere date per scontate. La memoria delle vittime e il rispetto per chi ha perso la vita quel giorno rappresentano un patrimonio collettivo che deve essere trasmesso alle nuove generazioni.
Il “mai dimenticare” resta il filo conduttore di ogni celebrazione, un monito a rifiutare l’odio e a lavorare per un mondo più giusto e sicuro.
Speciale 11 settembre 2001 – 2025
Le vittime italiane e il coraggio dei soccorritori
Tra le quasi 3.000 vittime ci furono anche cittadini italiani, insieme a soccorritori che sacrificarono la vita per salvare gli altri. Le loro storie restano simbolo di coraggio e memoria.
👉 Scopri di più