Una comunità incredula e sotto choc. Camerota piange la morte di Nancy Chirichiello. La ragazza, di appena 21 anni, è deceduta improvvisamente nella notte tra mercoledì e ieri, nella frazione Licusati. Una morte inspiegabile, sulla quale la famiglia chiede chiarezza.
I genitori hanno presentato formale querela attraverso il proprio legale di fiducia. La ragazza, due giorno fa, si trovava in casa con i familiari, quando ha avvertito un malore. Chi era con lei ha provato ad aiutarla e a praticarle il massaggio cardiaco. Inutile l’intervento dei sanitari. Quando gli infermieri e il medico sono giunti nell’abitazione a bordo di due ambulanze, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Una morte inspiegabile quella di Nancy
Solo due giorni prima la ragazza si era recata all’ospedale di Vallo, lamentando dolori al petto, ma era stata dimessa dopo alcuni accertamenti. Dopo la denuncia dei familiari la procura di Vallo ha aperto un fascicolo d’indagine. La salma di Nancy è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale San Luca, in attesa dell’autopsia. Il medico legale dovrà fare a luce sulle cause del decesso.
Malasanità in Campania, donna di 39 anni muore dopo 78 giorni di agonia in ospedale. I familiari: “Vogliamo la verità”
La Procura di Napoli ha aperto un procedimento penale contro ignoti, ipotizzando il reato di omicidio colposo, in relazione alla morte di una donna di 39 anni, di Torre del Greco (Napoli, in Campania), deceduta in ospedale, lo scorso 3 ottobre, in circostanze da chiarire anche secondo i sanitari che l’hanno avuta in cura.
I familiari si sono rivolti alla giustizia
Lo rende noto lo Studio 3A, che assiste la famiglia della vittima. Il sostituto procuratore Liana Esposito ha disposto l’esame autoptico sulla salma della 39enne e conferito oggi l’incarico.
La vittima era entrata in ospedale lo scorso 18 luglio, lamentando affanno e spossatezza: dopo un calvario durato 78 giorni, scandito da ricoveri in piu’ strutture sanitarie in cui le ha passate proprio tutte – polmonite, blocco renale, perforazione dell’aorta e infezione – e’ spirata, lo scorso 3 ottobre.
I ricoveri
Durante questi due mesi e mezzo la 39enne e’ stata ricoverata nell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Poi d’urgenza nel reparto di Pneumologia dell’ospedale di Boscotrecase (Napoli), prima di tornare al San Leonardo, il 4 agosto.
Secondo la denuncia presentata dalla sorella ai carabinieri, li’ i medici le avrebbero “bucato” inavvertitamente l’aorta all’altezza della gamba destra.
L’ennesimo trasferimento
Dopo una Tac, l’8 agosto è deciso un ulteriore trasferimento, questa volta nel reparto di Chirurgia vascolare dell’ospedale del Mare di Napoli, a Ponticelli, dove è sottoposta a un intervento chirurgico. L’operazione sembra riuscita ma alcuni giorni dopo subentra un’infezione che risultera’ fatale.
La 39enne subira’ altri interventi di pulizia, le inseriscono un drenaggio per aspirare il liquido, le praticano anche trasfusioni di sangue, ma la mattina del 3 ottobre, attraverso i carabinieri, i familiari ricevono la notizia del decesso avvenuto poche ore prima, nel cuore della notte. Alla fine saranno i medici stessi a chiedere di poter procedere con un riscontro diagnostico, l’autopsia interna, perche’ neppure loro sanno spiegarsi cosa sia successo. Fonte: Il Fatto Vesuviano
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