Gino Panaiia
Gino Panaiia

Gino Panaiia, 25 anni, scomparso nella notte di Halloween, è stato trovato senza vita nel Naviglio Grande, a sud di Milano, dopo giorni di ricerche estese che avevano coinvolto anche le acque dei canali tra Milano e Pavia. Il ritrovamento del corpo, avvenuto oggi, ha portato a una serie di domande irrisolte sul suo decesso.

Il corpo senza evidenti segni di violenza

Il cadavere di Panaiia è stato recuperato dai Vigili del Fuoco in un tratto del Naviglio tra Casarile (Milano) e Rognano (Pavia). A una prima analisi, non sono stati trovati segni evidenti di violenza sul corpo. Tuttavia, le indagini proseguono, e le autorità non escludono completamente un contesto violento. L'autopsia, che verrà eseguita a breve, permetterà di accertare con maggiore precisione la causa del decesso, e chiarire se ci siano lesioni compatibili con un'aggressione o un incidente.

I dettagli sospetti: lo scooter, il telefonino e il borsone di droga

Alcuni dettagli sulla scomparsa e il ritrovamento del corpo lasciano perplessi gli investigatori. La sera della sua scomparsa, Panaiia era stato visto in un locale di Zibido San Giacomo, dove si trovava in stato di ebbrezza. Le telecamere di sorveglianza lo avevano ripreso mentre si allontanava in scooter, ma il mezzo è stato trovato ai margini di un campo, con il frontalino quasi divelto, senza segni evidenti di un incidente grave. Il casco bianco era stato trovato a 20 metri di distanza, e una scarpa, insieme al giubbotto, era sparsa lungo un tragitto di circa 500 metri.

Inoltre, mentre il portafoglio di Panaiia è stato ritrovato, il suo telefonino è misteriosamente scomparso, aggiungendo un altro elemento di confusione.

Un altro punto inquietante riguarda il borsone di droga trovato nelle vicinanze di una cascina, contenente 20 chili di eroina e altro stupefacente. Sebbene inizialmente si fosse ipotizzato un possibile regolamento di conti, al momento non sono stati trovati collegamenti tra la droga e la morte di Panaiia.

Il contesto e le indagini

Le ricerche erano partite dopo che Panaiia era stato visto allontanarsi dal locale e la sua scomparsa aveva sollevato preoccupazioni tra i familiari e gli amici. La vicenda si è complicata con il ritrovamento della droga, che ha aggiunto un ulteriore elemento di mistero al caso. Tuttavia, le indagini non hanno ancora trovato prove concrete che possano collegare la morte di Gino Panaiia a un conflitto legato al traffico di stupefacenti.

Gli investigatori continuano a seguire diverse piste, cercando di capire se si tratti di un tragico incidente, di una morte causata da un malore improvviso, o se ci siano altri fattori in gioco, tra cui la possibilità di un'aggressione.

Le prossime settimane, con l'autopsia e gli esami sui dispositivi elettronici e altri elementi, potrebbero rivelare la verità dietro questo inquietante giallo.

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