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Chiara Petrolini

Traversetolo, un piccolo comune nel Parmense, è stato il teatro di una tragedia che ha scosso profondamente l’Italia. Due neonati, venuti al mondo in segreto e tragicamente sotterrati nel giardino di casa dalla loro madre, Chiara Petrolini, 22 anni, sono finalmente riconosciuti dal padre biologico, Samuel Granelli. La vicenda, che ha coinvolto un'intera comunità, è costellata di segreti, dolore e drammatiche scoperte.

I nomi dei neonati: Domenico Matteo e Angelo Federico

Dopo mesi di indagini e angosciosi interrogativi, il padre dei neonati, Samuel Granelli, ha finalmente dato loro un'identità, scegliendo i nomi: Domenico Matteo e Angelo Federico. La decisione, che ha avuto luogo dopo il riconoscimento ufficiale dei bambini all'anagrafe del comune, segna un piccolo passo verso la chiusura di una storia che ha segnato profondamente tutti coloro che ne sono venuti a conoscenza. Samuel, visibilmente scosso, ha dichiarato: «Appena avremo il nulla osta, faremo il funerale.» Un atto simbolico che permette di dare ai bambini ciò che merita ogni vita: un riconoscimento e una degna sepoltura.

Anche Chiara Petrolini, la madre, ha partecipato al procedimento civile, accettando la scelta dei nomi insieme al padre. Nonostante la gravità della situazione, la vicenda ha preso una piega che permette, almeno, di restituire ai bambini una dignità che è mancata nel corso delle loro brevi vite.

La macabra scoperta e la ricostruzione dei fatti

La tragica vicenda ha avuto inizio nell’agosto del 2024, quando il cane di famiglia, scavando nel giardino della casa dove viveva Chiara, ha portato alla luce il corpicino di uno dei neonati. La scoperta ha innescato un’inchiesta che ha portato alla luce anche il secondo cadavere, anch'esso sotterrato nello stesso giardino. La verità emersa è stata sconvolgente: Chiara Petrolini aveva tenuto segrete le sue gravidanze, partorendo da sola senza cercare aiuto.

Secondo le dichiarazioni della giovane, i neonati sarebbero nati senza vita, ma gli esiti delle autopsie hanno rivelato una verità diversa: uno dei due bambini, Angelo Federico, respirava al momento della nascita. Questo nuovo elemento ha gettato ombre più cupe sull'intera vicenda, con l’accusa di omicidio che incombe su Chiara Petrolini.

Una vita segreta dietro una facciata apparentemente normale

Chiara Petrolini, una giovane donna che studiava Scienze dell'Educazione, sembrava avere una vita normale: amici, famiglia e un fidanzato. Tuttavia, dietro questa facciata si celava una realtà agghiacciante, fatta di segreti e bugie. Le indagini hanno rivelato che la giovane donna aveva effettuato ricerche online inquietanti, come "come nascondere una gravidanza" e "come partorire senza essere scoperti." Questi dettagli, unitamente al fatto che la gravidanza era rimasta segreta anche al padre, Samuel Granelli, hanno reso ancora più tragica la vicenda.

Samuel, che non aveva mai sospettato nulla, ha vissuto il dolore della scoperta senza poter fare nulla per evitare l'irreparabile. La sua dichiarazione, che ha messo in luce il senso di impotenza e dolore, è una testimonianza del dramma che ha travolto la famiglia.

I funerali e il riconoscimento delle vittime

Nonostante l'orrore della vicenda, un piccolo gesto di umanità ha restituito un'identità ai neonati: i nomi scelti dal padre, con la partecipazione della madre, Chiara. Questo passo ha rappresentato una parvenza di giustizia e dignità per i due bambini, che ora sono ricordati come "i fratellini di Traversetolo". La famiglia attende ora il nulla osta da parte delle autorità per celebrare un funerale che permetterà finalmente ai neonati di riposare in pace, lontano dalle tragiche circostanze che hanno segnato la loro breve esistenza.

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