salvatore postiglione

L’omicidio di Salvatore Postiglione, un muratore di 56 anni originario di Napoli, ma da anni residente a Foligno, ha sconvolto la comunità locale. L’uomo è stato aggredito con venti coltellate nel parcheggio della zona industriale, dove è stato trovato agonizzante giovedì scorso. Le indagini serrate delle forze dell’ordine hanno portato al fermo di un ragazzo di 17 anni, ritenuto il principale sospettato. La comunità, scossa da questo evento tragico, attende ora di capire cosa abbia spinto il giovane a compiere un gesto così brutale.

Chi è il presunto assassino

Il fermato è un ragazzo di 17 anni che, secondo quanto emerso, aveva lavorato per un breve periodo nei cantieri insieme alla vittima. Ancora non sono chiare le motivazioni dell’omicidio, e le autorità stanno indagando per capire se il movente possa essere legato a questioni lavorative o a dissapori personali. Le prime ipotesi degli inquirenti ruotano intorno a possibili tensioni sorte durante la collaborazione tra i due, ma al momento nessuna pista è stata esclusa.

La dinamica dell’aggressione

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione a Postiglione è avvenuta all’alba di giovedì in un parcheggio della zona industriale di Foligno. L’uomo è stato trovato agonizzante vicino a un’auto accesa, con lo sportello del passeggero ancora aperto. Sarebbe stata una donna che lavora nei dintorni a notare la scena e a chiamare i soccorsi, ma, nonostante l’intervento tempestivo, per Postiglione non c’è stato nulla da fare. Le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi, portando l’uomo alla morte poco dopo il suo arrivo in ospedale.

Coltellate brutali e una fuga nella nebbia

L’omicidio è stato descritto come un attacco brutale, con l’assassino che ha inferto almeno venti coltellate in rapida successione. Dopo il delitto, il giovane sarebbe fuggito rapidamente, scomparendo nella nebbia del mattino. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza nella zona per ricostruire con esattezza i movimenti del sospettato sia prima che dopo l’aggressione.

Salvatore Postiglione lavorava come capo operaio per l’Immobiliare Sette, un’impresa edile guidata da Pietro Sette, suocero del noto calciatore del Napoli, Leonardo Spinazzola. Questa connessione ha ulteriormente amplificato l’attenzione mediatica sul caso. Postiglione era benvoluto dai colleghi e dai cittadini per il suo carattere disponibile e il forte impegno sul lavoro.

La comunità di Foligno sotto shock

La tragedia ha lasciato la comunità di Foligno scossa e senza parole. Salvatore Postiglione, sposato e padre di due figli, era conosciuto e rispettato per la sua dedizione al lavoro e la sua integrità. La sua scomparsa improvvisa ha colpito profondamente chi lo conosceva, suscitando un’ondata di commozione e solidarietà verso la famiglia.

Le indagini in corso e l’autopsia

Nelle prossime ore è attesa la conferma ufficiale dell’incarico per l’autopsia, che dovrà chiarire ulteriormente le modalità del decesso. Le autorità stanno continuando a raccogliere testimonianze da colleghi e familiari per comprendere meglio la natura dei rapporti tra Postiglione e il suo presunto assassino, mentre il fermo del minorenne resta al centro dell’attenzione investigativa.

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