Duplice omicidio a Sant'Antimo. L'urlo del marito di Brigida: “Me l'ha uccisa lui”
COGNATI UCCISI SANT'ANTMO. "Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane uccisi a Sant'Antimo: Un omicidio che scuote la comunità"
"Il suocero delle vittime si costituisce, ma rimangono ancora molti interrogativi su questo tragico duplice omicidio"
Nel giorno della manifestazione per Giulia Tramontano a Sant'Antimo, si è verificato un duplice omicidio che ha sconvolto la città. Un uomo e una donna sono stati brutalmente uccisi.
Cognati uccisi a Sant'Antimo, il dolore e la rabbia del marito di Brigida
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il corpo di Luigi Cammisa, 29 anni, è stato trovato senza vita in piazzetta Sant'Antonio, colpito da numerosi colpi di arma da fuoco. Poco distante, all'interno di un appartamento in via Caruso, è stato scoperto il cadavere di Maria Brigida Pesacane, 24 anni, anch'essa vittima di colpi di arma da fuoco. Le due vittime erano cognati.
Raffaele Caiazzo, suocero delle vittime, si è presentato spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri di Gricignano di Aversa e si è costituito. "Ieri sera ho avuto l'ennesima discussione con mio figlio. So che 'quei due' avevano una relazione, ma la mia famiglia non mi ha mai ascoltato", ha dichiarato Caiazzo. Ha inoltre aggiunto che aveva visto Luigi recarsi a casa di Maria più volte, ma le sue parole sono state ignorate. Durante l'ultima discussione, suo figlio lo ha minacciato di non fargli più vedere i loro figli se avesse continuato con le sue "paranoie" e "falsità".
Caiazzo, la notte in carcere
Dopo un interrogatorio durato tre ore e mezza, alla presenza dell'avvocato difensore Luigi Ciocio, il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Caiazzo, accusandolo di duplice omicidio volontario. Tuttavia, molte domande rimangono ancora irrisolte: l'arma del delitto non è stata trovata e non c'è ancora una confessione per il secondo omicidio. Caiazzo ha trascorso la prima notte nel carcere di Poggioreale.
In attesa dell'imminente udienza di convalida, in cui il giudice per le indagini preliminari sarà chiamato a valutare la validità del fermo in arresto, una cosa è certa: la morte assurda di due giovani senza colpa, lasciando i loro bambini senza genitori, rappresenta una tragedia inspiegabile che ha scosso profondamente la comunità di Sant'Antimo.
Un peso enorme quello di un'intera famiglia che da tempo lottava contro l'ossessione di Caiazzo. Un'ossessione che aveva del tutto demolito due famiglie, tanto da costringere il marito di Brigida a minacciarlo di non fargli più vedere i nipoti.
Cognati uccisi a Sant'Antimo - La testimonianza di una vicina:
“Alfonso e Brigida - racconta una vicina della coppia - erano felici. Lui legatissimo alla moglie. Una bella ragazza tutta casa e figli. Era una rara persona che ti fa sentire fortunata di averla conosciuta. Gentile disponibile con tutto il vicinato e mai una chiacchiera”.
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