Reddito di cittadinanza, FdI chiede inchiesta
Secondo il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, il reddito di cittadinanza è stato una misura assistenzialista nata con scopi demagogici, implementata in modo insufficiente, e ha causato danni significativi alle finanze pubbliche. Foti ritiene necessaria l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico (già presidente dell'Inps) per non aver attivato controlli adeguati al fine di mantenere il consenso elettorale.
Il sindacato Fp-Cgil ha lanciato l'allarme sulla carenza di assistenti sociali nella gestione delle sospensioni del reddito di cittadinanza, soprattutto nel Meridione, evidenziando il rischio di una bomba sociale a causa della sospensione per 160mila famiglie. La carenza di assistenti sociali è particolarmente critica con una mancanza di almeno 15.000 professionisti necessari.
Tuttavia, l'Inps si impegna a non abbandonare nessuno dei 169mila beneficiari del reddito di cittadinanza che, a partire da agosto, non avranno più diritto al sussidio a causa della mancanza di minori, disabili o persone over 65 nel nucleo familiare.
L'ente assicura che, per coloro che si trovano in situazioni di disagio sociale, sarà possibile rivolgersi ai servizi sociali e, se inclusi in un progetto multidimensionale di recupero, potranno ancora ricevere il sussidio. Gli altri saranno indirizzati ai centri per l'impiego e saranno incoraggiati a firmare un Patto di servizio personalizzato per favorire il reinserimento lavorativo.
La questione del reddito di cittadinanza rimane un tema controverso e complesso, con diverse visioni e interessi in gioco. È importante trovare un equilibrio tra l'assistenza ai cittadini in difficoltà e l'efficienza nella gestione delle risorse pubbliche.