Terremoto in Marocco, il mondo si mobilita: squadre di soccorso internazionali si uniscono agli sforzi di ricerca

Una devastante scossa di terremoto in Marocco ha causato almeno 2.500 morti e circa 2.476 feriti gravi, secondo l'ultimo bilancio. La tragedia ha spinto squadre di soccorso internazionali ad unirsi agli sforzi di ricerca delle autorità marocchine.

Il terremoto ha colpito duramente il paese, causando non solo vittime, ma anche la distruzione di numerose abitazioni e strutture. La terra continua a tremare, e migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto, temendo nuove scosse.

Il sindaco di Ighil, epicentro del terremoto a 70 chilometri da Marrakech, ha espresso disperazione, dichiarando: "Non trovo nessuno vivo, i soccorsi non riescono ad arrivare".

L'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci) ha invitato gli Stati membri, le organizzazioni umanitarie e la comunità internazionale a intervenire a sostegno del Marocco per affrontare l'impatto di questa tragedia.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo cordoglio e supporto alle vittime del terremoto. Ha elogiato le misure adottate dal re del Marocco, Mohammed VI, per aiutare le vittime.

Nonostante la tragedia, il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha sottolineato che non ci sono tensioni tra Rabat e Parigi, anche se il Marocco per ora non ha accettato gli aiuti della Francia. Ha invitato a rispettare le decisioni del Marocco, sottolineando che è un paese sovrano che ha deciso di dare priorità all'arrivo degli aiuti da paesi disponibili caso per caso.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riferito che il terremoto ha colpito oltre 300.000 persone a Marrakech e nelle aree circostanti, causando centinaia di vittime. L'Oms ha espresso le sue condoglianze e il suo sostegno al popolo marocchino in questo momento di crisi.

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