Salvatore Sinagra
Salvatore Sinagra

Un'aggressione brutale e gratuita ha scosso l'isola di Lanzarote, dove Salvatore Sinagra, 30enne siciliano originario di Favignana, è attualmente ricoverato in coma farmacologico dopo un violento pestaggio. Le indagini della Guardia Civil sembrano aver messo insieme indizi solidi contro il presunto aggressore, un uomo di 25 anni, già noto alla polizia per i suoi precedenti penali. La convalida del fermo dell'aggressore è prevista per lunedì 3 febbraio 2025, davanti al giudice del tribunale di Arrecife, la capitale dell'isola.

Il brutale pestaggio e le indagini in corso

L'aggressione è avvenuta domenica scorsa in un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche di Lanzarote, dove Salvatore Sinagra stava fumando una sigaretta all'esterno del locale. Un banale diverbio si è trasformato in una violenza inaudita quando l'aggressore ha colpito la vittima con una violenza tale da procurargli fratture craniche e lesioni profonde. Le immagini delle telecamere di sorveglianza del bar sono fondamentali per la ricostruzione dell'evento e potrebbero rivelarsi cruciali per confermare l'identità del responsabile. Le indagini della Guardia Civil hanno anche portato a una perquisizione nell'abitazione del 25enne arrestato, alla ricerca di un possibile "arma" utilizzata per il pestaggio.

Il presunto aggressore: pregiudicato con un passato criminale

L'uomo arrestato ha 25 anni e vive a Lanzarote. Fonti investigative rivelano che il presunto aggressore era già noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti penali. Dopo l'arresto, avvenuto alle 23:40 di sabato sera, il 25enne è stato formalmente accusato di lesioni gravi. Durante l'interrogatorio, gli inquirenti hanno acquisito ulteriori dettagli che potrebbero portare a un'accusa più grave, quella di tentato omicidio, vista la gravità delle condizioni di Salvatore Sinagra.

Le condizioni di Salvatore Sinagra

Secondo quanto riportato dal console d'Italia alle Canarie, Gianluca Cappelli Bigazzi, Salvatore Sinagra è in condizioni gravi ma stabili. Il giovane siciliano, che da anni risiedeva a Lanzarote dove gestiva un caffè, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per ridurre l'ematoma cerebrale causato dal pestaggio. Attualmente ricoverato in terapia intensiva a Las Palmas, i medici stanno facendo il possibile per mantenere stabili i suoi parametri vitali.

Un'aggressione gratuita e l'ombra del ricordo di Niccolò Ciatti

La violenza di questa aggressione ricorda un altro tragico caso che ha colpito l'opinione pubblica italiana e spagnola: quello di Niccolò Ciatti. Il giovane di 22 anni fu brutalmente massacrato di botte e assassinato nel 2017 in una discoteca di Lloret del Mar, sulla Costa Brava, in un episodio simile per violenza e gratuità. La feroce aggressione, scatenata da un banale diverbio, fu ripresa dalle telecamere di sorveglianza del locale, e i responsabili furono successivamente arrestati e condannati.

Le prospettive future

La famiglia di Salvatore Sinagra, assistita dal console Cappelli Bigazzi, ha espresso la sua speranza che le indagini portino giustizia. Il padre di Salvatore, Andrea Sinagra, ha descritto il momento dell'aggressione, rivelando che il figlio urlava disperatamente "Perché? Cosa volete?" mentre veniva massacrato di botte. L'attività investigativa della Guardia Civil continua a fare luce su questa violenza brutale, con l'obiettivo di garantire che il colpevole risponda delle sue azioni.

Salvatore, che aveva deciso di tornare in Sicilia dopo anni di residenza a Lanzarote, sta lottando per la sua vita. La sua vicenda ha suscitato emozione e solidarietà, alimentando la speranza che la giustizia possa fare il suo corso.

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