Le forniture di vaccini sono ripartite a pieno ritmo dall'Unione europea. L'Italia ad oggi ha vaccinato 2 milioni di italiani. L'obiettivo è arrivare a 400 milioni entro l'estate.
La priorità va alla ricerca sull'efficacia contro le varianti Sudafricana, brasiliana, inglese, ovvero, quelle che destano più timori a causa della loro più alta trasmissibilità.
Vaccini in Italia
L'Italia ha superato i due milioni di vaccini somministrati. L'annuncio del ministro Speranza arriva mentre in Ue tornano a pieno ritmo le forniture: la scorsa settimana Pfizer ha assicurato il 100% delle dosi e nel secondo trimestre dell'anno ne fornirà ulteriori 75 milioni.
Regioni e governo cercano di trovare la quadra sulla rimodulazione del piano vaccini che, dopo la raccomandazione dell'Aifa ad utilizzare AstraZeneca per gli under 55, appare quanto mai inevitabile.
Intanto da oggi il Lazio ha lanciato le prenotazioni per gli over 80, che cominceranno ad essere vaccinati già dall'8 febbraio, così come dovrebbe avvenire anche in Valle d'Aosta e, successivamente, in gran parte delle altre Regioni.
I timori per le varianti
A preoccupare sono ora le varianti. Sudafricana, brasiliana, inglese, quelle che destano più timori a causa della loro più alta trasmissibilità.
Poiché mancano ancora evidenze precise sul loro impatto sulla malattia e sull'efficacia dei vaccini nel contrastarle, l'indicazione è quella della massima prudenza rispettando tutte le misure sanitarie e comportamentali anche da parte di chi è stato già vaccinato contro Covid-19 o di chi è guarito dalla malattia.
Il ministero della Salute indica anche la priorità di tracciare i contatti dei casi da variante e di potenziare il sequenziamento del virus.
Italia, 48 milioni di italiani sono in zona gialla
Con oltre 48 milioni di italiani entrati da lunedì mattina in zona gialla, tecnici e governo guardano già al 15 febbraio, data in cui cesserà il divieto di spostamento tra le Regioni e lo stop per gli impianti sciistici disposti con i provvedimenti di gennaio.
Le prossime due settimane saranno decisive per valutare l'andamento della curva del virus e decidere se si possono allentare alcune delle misure in atto o se è necessario rinnovare ulteriormente la stretta, almeno fino allo scadere del Dpcm previsto per il 5 marzo.
Ema avvia un esame sull'efficacia degli anticorpi monoclonali
L'Ema ha iniziato a esaminare i dati sugli anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid. La decisione "si basa sui risultati preliminari di uno studio che indica un effetto benefico del farmaco nel ridurre la quantità di virus nel sangue in pazienti non ospedalizzati con Covid-19".
L'Agenzia ha iniziato la "revisione continua", la procedura per accelerare la valutazione di un farmaco o vaccino promettente durante un'emergenza di salute pubblica. Fonte: Tgcom24.
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