Messina Denaro, l'amante segreta: «Mi chiamava Kokka, per me era Francesco».
La spia vita insospettabile del boss mafioso, tra bugie, shopping e ristoranti di lusso
Matteo Messina Denaro, uno dei criminali più ricercati d'Italia, condusse per anni una doppia vita insospettabile.
Una donna di Campobello di Mazara, che lo conosceva come "Francesco", ha raccontato agli inquirenti la sua relazione con il boss, delineando un quadro fatto di bugie, lussi e segreti.
La donna, 38 anni, lo chiamava affettuosamente "Kokka", senza mai sospettare che dietro l’identità del “medico anestesista” si nascondesse uno dei più pericolosi latitanti italiani.
Le sue dichiarazioni, raccolte in un verbale di 208 pagine, offrono una prospettiva sorprendente sulla vita privata di Messina Denaro, che riusciva a celare la sua vera identità persino alle persone a lui più vicine.
Una vita di lusso e inganni ben architettati
La relazione tra Messina Denaro e la sua amante, che durò tra l'ottobre 2019 e l’aprile 2022, era costruita su una fitta rete di menzogne. Presentatosi con il nome falso di “Francesco Averna”, Messina Denaro raccontava di essere un facoltoso medico divorziato e padre di due figlie. Questa copertura gli permetteva di condurre una vita apparentemente normale, fatta di shopping, pranzi in ristoranti esclusivi e viaggi in località turistiche rinomate. Tra i luoghi più frequentati dalla coppia si contano Mondello, Sferracavallo, Cefalù e Taormina, dove il boss portava la donna a bordo della sua Fiat 500, mantenendo sempre un atteggiamento riservato e discreto.
La falsa identità di Messina Denaro era così convincente che la donna non sospettò mai di essere coinvolta con uno dei criminali più pericolosi d’Italia. Egli le raccontava di vivere a Palermo, in via Belgio, e di essere stato abbandonato dalla moglie a causa di una relazione con la sorella di quest’ultima. Anche la presenza di un piccolo cane nella vita di Messina Denaro contribuiva a creare un’immagine di uomo comune, solitario ma amorevole, un inganno perfettamente orchestrato.
Un uomo introverso e enigmatico
Nonostante la vita agiata e i momenti di svago condivisi, la donna descriveva Messina Denaro come una persona estremamente riservata. «Non parlava mai di sé», ha rivelato agli inquirenti, sottolineando quanto fosse chiuso e distaccato. Durante le loro uscite, pur conoscendo molte persone, il boss evitava di salutare chiunque, mantenendo sempre un comportamento sospettoso e schivo.
Il luogo in cui si incontravano era un appartamento situato in via San Giovanni a Campobello di Mazara, arredato con gusto e dominato dalla presenza di una copia del celebre quadro "L'Origine del Mondo" di Gustave Courbet, che sovrastava il letto. Era in questo rifugio segreto che, due volte a settimana, Messina Denaro e la sua amante si incontravano, vivendo una relazione segnata dal lusso e dall’ombra della criminalità organizzata.
La consapevolezza tardiva del pericolo
Solo dopo tempo la donna ha iniziato a comprendere la vera identità del suo amante e i pericoli che aveva corso vivendo accanto a lui. «Ho capito troppo tardi di aver rischiato la vita», ha confessato durante gli interrogatori, esprimendo un senso di incredulità e rimpianto per non aver mai sospettato nulla. «Sono stata ingenua – ha aggiunto – e non avrò mai più rapporti con persone di cui non so nulla».
La riservatezza e l’inganno erano parte integrante della strategia di Messina Denaro per proteggere la sua latitanza. Anche all’interno di una relazione intima, il boss riusciva a nascondere la sua vera natura, mantenendo una parvenza di normalità.
La doppia vita del boss latitante
La vicenda di “Kokka” e Matteo Messina Denaro offre uno sguardo inedito sulla vita segreta del boss di Castelvetrano. Non solo un criminale in fuga, ma anche un uomo capace di condurre una vita parallela, nascondendo la sua identità persino alla donna con cui condivideva momenti di quotidianità.
La storia di questa relazione segreta getta una nuova luce sulla complessità del personaggio di Messina Denaro, un uomo che riusciva a muoversi tra l’illegalità e la normalità, mantenendo sempre il controllo della sua doppia vita. Dietro ogni incontro, ogni viaggio e ogni cena si celava il costante inganno di un uomo capace di mantenere i suoi segreti fino all'ultimo.