Sangiuliano: «Torno in Rai, ma non voglio un ruolo di potere»

Dopo giorni di polemiche sollevate sui social dall’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, con la quale Gennaro Sangiuliano ha ammesso di aver avuto una relazione sentimentale, l'ex ministro della Cultura ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

Questa vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica, ha portato la Corte dei Conti a monitorare la situazione per verificare eventuali illeciti. 

Al suo posto è stato nominato il nuovo direttore del Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo (Maxxi), Alessandro Giuli.

Sangiuliano ha precisato di non aver usato fondi pubblici per fini personali e ha espresso la sua determinazione a difendere il suo nome attraverso azioni legali. 

Nonostante la tempesta mediatica che lo ha travolto, l’ex ministro ha chiarito i suoi obiettivi futuri, che includono il ritorno in Rai e il recupero del rapporto con la moglie Federica Corsin.

Il ritorno in Rai: le dichiarazioni di Sangiuliano

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, Sangiuliano ha confermato la sua intenzione di tornare a lavorare in Rai, dove è un dipendente a tempo indeterminato. Ha sottolineato che, come molti ex politici prima di lui, tra cui Marrazzo e Badaloni, intende riprendere la sua posizione nell’azienda di Stato senza puntare a un ruolo di potere. «Sono cresciuto in Rai e tornerò lì. Ma non voglio un posto di rilievo. Voglio semplicemente continuare il mio lavoro con discrezione», ha detto.

Ha anche affermato che il suo ritorno in Rai sarà privo di ambizioni di comando e che non ha intenzione di occupare ruoli di gestione. Questo annuncio sembra riflettere la volontà di concentrarsi su aspetti personali, lasciandosi alle spalle la tumultuosa carriera politica degli ultimi mesi.

La difesa contro le accuse e le querelle legali

Sangiuliano ha annunciato la sua intenzione di intraprendere azioni legali contro chi ha diffuso informazioni false o calunniose nei suoi confronti, promettendo querele milionarie per risarcimenti. Ha spiegato di essere laureato in giurisprudenza e di aver conseguito un dottorato in diritto, conoscenze che intende sfruttare per difendersi da ciò che ha definito come «la pericolosità devastante delle fake news».

L’ex ministro ha espresso profonda indignazione per il trattamento ricevuto dai media e dalle piattaforme online, affermando che il cinismo e il disprezzo verso la sua persona hanno superato ogni limite. «Non mi sarei mai aspettato un tale accanimento», ha aggiunto, sottolineando che userà ogni mezzo legale per proteggere il suo nome e la sua reputazione.

La riflessione sui sentimenti e la famiglia

Un altro aspetto cruciale per Sangiuliano in questo momento è il recupero del rapporto con la moglie, Federica Corsin. L’ex ministro ha dichiarato apertamente il suo desiderio di riconciliarsi con lei e di focalizzarsi sulla sua famiglia, affermando di essere ancora profondamente innamorato. «Voglio recuperare anche i miei sentimenti, stare vicino a mia moglie e fare un bilancio della mia vita politica», ha detto, rivelando un lato personale più vulnerabile e riflessivo.

Sangiuliano ha inoltre respinto le accuse di aver tradito le istituzioni, ribadendo che durante il suo mandato non ha mai utilizzato fondi pubblici per scopi privati. Ha accolto favorevolmente l’indagine della Corte dei Conti, dichiarando che ciò gli darà l’opportunità di dimostrare la sua totale trasparenza.

Una nuova fase per Sangiuliano

L'ex ministro Gennaro Sangiuliano si prepara a voltare pagina, concentrandosi sulla sua carriera professionale in Rai e sul recupero della serenità familiare. Nonostante le polemiche e le accuse che hanno caratterizzato le ultime settimane, Sangiuliano appare determinato a difendere il suo onore e a proseguire la sua vita lontano dai riflettori della politica.

Le azioni legali previste contro chi lo ha diffamato rappresentano un ulteriore segnale della sua volontà di tutelare la sua reputazione. Il futuro di Sangiuliano sembra dunque orientato verso la Rai, ma con una visione più personale e meno legata a ruoli di potere.