BARI. Tragedia in città, è morto Giuseppe, il noto rapper. La Procura di Bari ha aperto un’indagine sul decesso del 41enne barese Giuseppe Poliseno, rapper barese noto con il nome d’arte ‘Toki’, trovato morto ieri sera nella casa dove viveva con il padre. E’ stato il genitore a chiamare i soccorsi.

Bari - I fatti

Il 41enne, che era detenuto agli arresti domiciliari per questioni relative ai suoi rapporti con l’ex moglie, è stato trovato prono sul letto della sua stanza senza segni evidenti di lesioni.

Bari - Sulla vicenda indagano i carabinieri

Coordinati dal pm di turno Ignazio Abbadessa, che nelle prossime ore deciderà se disporre l’autopsia. Gli investigatori fino ad ora non hanno raccolto elementi che facciano pensare ad una morte violenta, al coinvolgimento di terze persone e quindi ad un omicidio.

Bari - La scientifica

Sul posto per i rilievi sono intervenuti anche gli uomini della scientifica. Il medico legale, il professor Francesco Introna, ha già fatto una prima ispezione e il corpo si trova attualmente nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. L’eventuale autopsia dovrà chiarire se si sia trattato di un malore, se la morte sia stata causata da un’overdose o dalla mano di terzi che, tuttavia, al momento gli investigatori si sentono di escludere.

"Denise, l'ho trovata, è viva ed ha una figlia”. La svolta decisiva, mamma Piera è anche nonna. La rivelazione dell'ex pm: "Vive in un contesto sereno e internazionale”

Denise è viva, ha una famiglia ed è sposata. Non sa di essere stata rapita, non lo immagina nemmeno lontanamente di essere lei quella bambina. «Ho la certezza che Denise Pipitone sia viva e l'ho individuata». A Storie Italiane l'ex pm Maria Angioni rilascia in diretta una dichiarazione 'bomba' che apre una nuova pista e riaccende le speranze. Angioni, come riporta Leggo, si è occupata in passato del caso e ha preso a cuore la vicenda della bambina scomparsa a Mazara Del Vallo 17 anni fa. Ha continuato a indagare anche senza incarico formale e ora ha portato nuovi elementi sul tavolo della Procura e del legale di Piera Maggio. Denise sarebbe ormai una donna e avrebbe anche una figlia.

Denise Pipitone, l'ex pm: «L'ho trovata»

L'ex pm è sempre stata sicura che la bambina fosse sopravvissuta. In collegamento con la trasmissione condotta da Eleonora Daniele svela di averla trovata e di temere ora per la sua sicurezza e il suo benessere emotivo. «L'unica cosa di cui ho paura è la perdita di serenità di un nucleo familiare. La prima cosa importante è preservare l'equilibrio psicofisico delle persone coinvolte», ribadisce più volte Angioni. Entrando nel dettaglio delle indagini spiega: «Grazie a due persone ho individuato una persona che potrebbe essere Denise e ho scoperto che ha una figlia».

Denise Pipitone, la presunta famiglia di Denise

Come sottolinea l'ex pm si tratta di un'ipotesi da verificare molto in fretta, sebbene sia certa di aver risolto il mistero.

La mamma di Denise, Piera Maggio, è a conoscenza di tutto

«Ho mandato tutto alla Procura e al suo avvocato Frazzitta». La donna che lei crede Denise sta bene ed è felice, ma non sa ancora nulla. «La situazione è difficilmente controllabile. Non sta con i componenti della famiglia allargata di cui ho sempre parlato, ma ci siamo arrivati proseguendo quel pensiero.

Altro non posso dire, se lo dicessi farei un danno

Quello che ho verificato adesso mi dà conferma di quello che ho sempre pensato. Ora temo per la sua sicurezza fisica e per la serenità del suo nucleo familiare dove è adesso inserita. Quella persona non sa di essere una bambina rapita e non lo sa il marito». Alla domanda di Eleonora Daniele sull'eventualità che si trovi in Italia risponde: «L’abbiamo trovata in un contesto molto sereno e internazionale. Non c'è una violazione del segreto perché è una mia ricostruzione».

La pista e i presunti responsabili

La pista seguita da Angioni è diversa da quella che porta al campo rom in Francia su suggerimento di Mariana Trotta, la donna che ha riconosciuto la rom accanto a Danàs nel famoso video girato a Milano nel 2004. Trotta ha solo fatto una segnalazione identificando sua zia, la compagna del fratello del padre che andava in giro con una bambina adottata e con l'accento italiano. Angioni conclude specificando lo scopo di questa rivelazione in tv: «Lo sto dicendo per un fine, bisogna fare in fretta e non permettere che si continui a imbrogliare. Sono sicura che a Mazara del Vallo i responsabili di questo sequestro andranno dagli inquirenti. Non parlano ancora perché sono convinte di aver agito bene. Queste persone si chiedono 'perché devo rischiare 30 anni se in realtà non ho fatto niente di male e la ragazza sta bene, siamo tutti felici'. Piera Maggio non è felice e ha perso una figlia. Ora dobbiamo soltanto aspettare».(Leggo) Leggi anche: Matteo Cecconi beve il veleno durante la Dad e si suicida a 18 anni. Dieci ragazzi online gli dicevano: "Vai e trova la pace”. L'ultima lettera ai genitori: "Voi non avete colpe” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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