"A gennaio, febbraio e marzo avremo ancora tre mesi con regole rigide" per arginare la diffusione del Covid. Lo dice il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a Tagadà su La7.
Covid, misure rigide ancora per altri mesi
"Il 2021 è l'anno dell'uscita da questo incubo" ma per riuscirci "dobbiamo rispettare le regole e come arriviamo a gennaio dipende molto dai comportamenti dei prossimi 15 giorni", dice facendo riferimento al periodo di Natale e Capodanno, che sarà condizionato dalle misure varate con l'ultimo Decreto.
A proposito del rapporto con le Regioni, il ministro riconosce che "certamente ci sono stati momenti molto duri, ma li abbiamo superati".
"Il clima dei rapporti fra governo e regioni è buono, quello che è successo in Italia ha messo a dura prova la tenuta delle istituzioni e i rapporti fra istituzioni centrali e territoriali -osserva.
Ci sono state discussioni aspre, ma bisogna tenere conto di un aspetto: abbiamo dovuto costruire un rapporto nuovo fatto di lavoro comune che non era mai stato fatto prima".
De Luca ferma tutto, in Campania i cancelli resteranno chiusi: “Da noi nessuna mezza misura”
De Luca si trattiene ancora sulla possibilità di riapertura della scuole. Durante il salute di fine anno organizzato dal direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, resta scettico sulla ripresa delle lezioni in presenza in Campania.
“Gennaio sarà un mese molto delicato – ha spiegato il governatore – C’è da fare attenzione perché avremo il picco influenzale e poi si immagina anche l’apertura delle scuole. Quindi decideremo nei prossimi giorni il da farsi”.
Una posizione molto diversa da quanto vorrebbe l’esecutivo. “Il governo è molto unito sul fatto che il 7 gennaio si debba aprire” aveva detto solo pochi giorni fa il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
“I ragazzi a scuola rispettano le regole – aveva spiegato – È molto realistico che il 7 aprano anche le superiori e non importa che sia giovedì, nemmeno un’ora dobbiamo perdere di istruzione, è il motore del Paese. Se lasciamo a casa i nostri studenti a fare solo didattica a distanza, è il Paese che un giorno perderà competenze”.
Ma De Luca ha subito sottolineato di essere contrario “a mezze misure sulla scuola. Chi è in grado di dirci se saremo in grado di riaprire il 7 gennaio? Prima si fissa la data della riapertura e poi si fa la verifica della situazione epidemiologica con il risultato che, 9 volte su 10, le previsioni vengono smentite dalla realtà.
In Campania seguiremo la linea del massimo rigore per poter aprire tutto ma per sempre, e non riaprire per 3 giorni per poi prolungare l’epidemia di altri 3 mesi”.
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