TOKYO 2020. Per la prima volta sul tetto del mondo, dopo un gravissimo infortunio. Il sogno che si realizza: l'oro olimpico dopo una gara molto affiatata. Uno straordinario Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro ex aequo con il qatariota Mutaz Barshim nel salto in alto alle Olimpiadi Tokyo. Il 29enne marchigiano — che attendeva questo giorno da cinque anni, da quando, per infortunio, era stato costretto ad assistere all’Olimpiade di Rio con la caviglia immobilizzata dal gambaletto di gesso — ha chiuso a quota 2.37. Appena 2 centimetri sotto il suo record personale. Dopo un percorso straordinario senza errori nei primi 7 salti, Gimbo, come il qatariota, ha commesso tre errori a 2.39. A quel punto, per regolamento, i due potevano scegliere se fare lo spareggio o accordarsi per l’ex aequo. Con un abbraccio Tamberi e Barshim hanno deciso di condividere la gioia più bella. Un’ombra di barba (niente «half-shave» oggi), sguardo concentrato, Tamberi parte in scioltezza a quota 2.19 e si ripete a quota 2.24.

Oro italiano a Tokyo 2020

Lo step successivo è a 2.27: passati bene per Gimbo (che si mostra soddisfatto), meno bene per papà Marco che dalla tribuna fa una faccia un po’ così. A Tokyo, si sale a 2.30: Gimbo scavalla anche questa quota e sono solo in 5 (dei 10 finalisti su 13 rimasti) ad avercela fatta senza errori. Eccoci a 2.33: Tamberi prosegue il suo percorso immacolato ed è temporaneamente primo con il qatariota Barshim, l’altro senza errori dei sette finalisti rimasti (su 13). Prossimo step: 2.35. Barshim non sbaglia neanche qui, e neanche il coreano Woo e l’australiano Starc. Ma Gimbo è straordinario: sfiora l’asticella che balla e balla, ma non cade. Tamberi resta primo con Barshim. In gara a puntare a quota 2.37 sono così rimasti in sette a Tokyo. Barshim e Nedasekau la passano, ma la passa anche Tamberi, con un margine più ampio che a 2.35. Ora Gimbo è a soli 2 centimetri dal suo record personale. Semplicemente perfetto. A 2.39 arriva il primo errore di Tamberi, ma si ferma anche Barshim che fallisce pure il secondo tentativo. Due errori pure per Nedasekau, terzo, mentre vengono eliminati Woo e Starc. Poi ci riprova Tamberi, ma per lui arriva il secondo errore. Lo sbaglio di Harrison spalanca il podio per Gimbo, poi Barshim fallisce il terzo tentativo, Nedasekau esce e per Tamberi c’è il match point. Barshim commette il primo errore sul 2.39 e poco dopo anche Tamberi (all'8° salto) impatta con l'asticella dando però l'idea di continuare a essere molto fluido e in grado di fare la misura. Un testa a testa emozionante. Con Gimbo che ha portato in pedana un talismano formidabile: il gesso della caviglia. (Gazzetta dello Sport) Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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