Crollo a Saviano, venerdì i funerali delle 4 vittime: Giuseppe, Lia, Vincenza e nonna Autilia
La comunità si prepara per l'ultimo saluto: un'intera città in lutto per la tragica perdita di una famiglia e l'addio ai piccoli
Il 27 settembre, alle ore 17, si terranno i funerali delle quattro vittime della tragica esplosione della palazzina di via Tappia a Saviano.
Tra le vittime ci sono i fratellini Giuseppe e Lia Zotto, rispettivamente di 6 e 4 anni, la loro madre Vincenza Spadafora, 41 anni, e la nonna Autilia Ambrosino, prossima a compiere 80 anni. In ricordo del piccolo Giuseppe, grande tifoso del Napoli, la sua bara sarà avvolta in una maglia azzurra con il numero 10, simbolo dell'amato club calcistico.
Saviano in lutto: i funerali delle vittime dell'esplosione
Il tragico crollo della palazzina a Saviano ha sconvolto l'intera comunità, che si prepara a dare l'ultimo saluto alle quattro vittime dell'esplosione. I funerali si svolgeranno presso la palestra dell'Istituto Comprensivo "Antonio Ciccone" in via Mascia, un luogo scelto per accogliere le centinaia di persone attese per rendere omaggio alle vittime.
La piccola bara di Giuseppe sarà avvolta in una maglia del Napoli, un gesto di amore verso il bambino che era un grande tifoso del club partenopeo. La tragedia ha lasciato un segno indelebile nel cuore della comunità, che si unirà in un momento di raccoglimento per dare l'ultimo saluto a questa famiglia distrutta.
Napoli ricorda le vittime: lutto al braccio e minuto di silenzio
Il Napoli calcio ha deciso di onorare la memoria delle vittime della tragedia di Saviano durante la partita di Coppa Italia contro il Palermo, in programma giovedì 26 settembre. I giocatori entreranno in campo con il lutto al braccio, e sarà osservato un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio in ricordo di Giuseppe, Lia, Vincenza e Autilia.
Questo gesto simbolico rafforza il legame tra il club e la comunità di tifosi, ricordando in modo speciale il piccolo Giuseppe, appassionato sostenitore della squadra azzurra. Durante i soccorsi, tra i resti della palazzina, è rimasta intatta una bandiera del Napoli, simbolo di speranza e resistenza nonostante la devastazione.
Le indagini sull'esplosione: autopsia e accertamenti
Mentre Saviano si prepara a piangere le sue vittime, le indagini per chiarire le cause dell’esplosione continuano. La Procura di Nola ha ordinato l’autopsia sui corpi delle vittime per cercare di fare luce su quanto accaduto. I carabinieri hanno effettuato ulteriori sopralluoghi nella masseria Carlone, il luogo della tragedia, per raccogliere tutte le prove necessarie a comprendere la dinamica dell’esplosione.
Nel frattempo, il padre dei bambini, Antonio Zotto, è ancora ricoverato in prognosi riservata presso l'ospedale Cardarelli di Napoli, mentre il piccolo Gennaro, di soli 2 anni, unico superstite della famiglia, si trova sotto cure all’ospedale Santobono, circondato dall’affetto di medici e infermieri.
Il giorno dell'addio: Saviano si ferma per il lutto cittadino
Venerdì 27 settembre sarà una giornata di lutto per tutta la città di Saviano. Bandiere a mezz’asta, scuole chiuse e attività commerciali che abbasseranno le serrande in segno di rispetto. La cerimonia funebre sarà presieduta dal vescovo di Nola, Francesco Marino, e si prevede la presenza di molte autorità, tra cui il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Il sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, ha espresso il dolore della comunità per questa immane tragedia, sottolineando l'importanza di garantire il giusto rispetto durante i funerali. Il paese si stringe attorno ai familiari delle vittime, offrendo tutto il supporto necessario in questo difficile momento.
Un dramma che segna la comunità
La devastante esplosione ha privato una famiglia dei suoi affetti più cari e ha lasciato una ferita profonda nella comunità di Saviano. L'intera cittadinanza, in lutto, si prepara a dare un commosso addio a Giuseppe, Lia, Vincenza e Autilia, sperando che la giustizia possa fare chiarezza su quanto accaduto e che tragedie simili non si ripetano mai più.