MICHELLE UCCISA PER 30 EURO.  Il trapper 17enne che l’ha uccisa avrebbe confessato durante il lungo interrogatorio: «Lite per 30 euro».

Un tragico omicidio ha avuto luogo nella cucina di una casa quando un giovane aspirante trapper ha impugnato un coltello e ha colpito Michelle ripetutamente, infliggendo ferite mortali al suo torace, collo e viso.

Nonostante i tentativi disperati della 17enne di difendersi a mani nude, cercando di parare i fendenti con le braccia, sono state trovate altre ferite sul suo corpo. Purtroppo, Michelle non è riuscita a sopravvivere. L'assassino, un coetaneo arrestato, ha continuato la sua furia fino a quando la vittima è caduta a terra e, dopo poco tempo di agonia, ha perso la vita.

Quando è morta Michelle

Secondo le indagini, la morte sarebbe avvenuta tra le 11:30 e le 15:00 di mercoledì scorso all'interno di un appartamento a via Giuseppe Benedetto Dusmet nel quartiere di Primavalle a Roma, dove il ragazzo, figlio di emigrati dello Sri Lanka, viveva con sua madre. Al momento del delitto, erano soli in casa e secondo gli esami condotti dalla polizia scientifica, non sono state rilevate tracce di altre persone sul luogo del crimine, escludendo la presenza di complici.

Secondo gli investigatori della squadra Mobile, l'assassino avrebbe trascorso circa due ore con il corpo della ragazza sul pavimento, cercando di pulire le stanze dal sangue in modo approssimativo.

Successivamente, ha cercato di sbarazzarsi del cadavere in un modo macabro: ha infilato il corpo di Michelle in un sacco dell'immondizia, piegandola in due, e l'ha nascosta in un carrello della spesa che ha poi abbandonato vicino ai cassonetti di via Stefano Borgia, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.

Le indagini hanno rivelato che Michelle Causo è stata colpita dieci volte al volto, al torace e al collo. Il giovane trapper di 17 anni, responsabile dell'omicidio, sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari per la convalida del fermo lunedì. È emerso che il movente del crimine era legato a un piccolo debito di circa trenta euro per droga. Durante un lungo interrogatorio con il pm Anna Di Stasio della Procura dei minori della Capitale, il giovane ha ammesso di aver avuto una lite con la vittima a causa di questa somma di denaro. Come risultato dell'interrogatorio, l'arresto è scattato con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Gli amici di Michelle Maria sui social:

«Schifoso, mi hai portato via la migliore amica», «Manco la galera va bene per questo. Dobbiamo essere forti per Misci», «Merita la stessa fine».

I ragazzi ricordano anche la vittima:

«Una delle persone più belle che la vita mi avesse dato». «Era una ragazza dolcissima, sempre col sorriso, non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Questo disagiato mentale ha dovuto strappare via quel sorriso come un animale», «Misci era la persona più solare che conoscessi, sempre sorridente. Aveva una felicità contagiosa».

Ma pare (e così sembra anche dalle foto che appaiono sui media) che negli ultimi e specie nell’ultimo mese, qualcosa fosse cambiato.

Lunedì il 17enne sotto accusa sarà interrogato dal gip per la convalida del fermo. Un piccolo debito per gli stupefacenti all’origine della follia omicida a Primavalle.

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