Le registrazioni delle telecamere puntate sul passo carraio di via Novella 14/A a Senago, dove viveva Impagnatiello con la sua compagna, risalgono 3 di domenica 28 maggio. Ovvero circa 5 ore dopo l'omicidio avvenuto tra le 20 e le 20:30 di sabato 27 maggio. Le immagini diurne mostrano invece le 7 del mattino, quando l'uomo, dopo essersi cambiato d'abito, si dirige al lavoro a Milano.

Alessandro Impagnatiello, i video delle telecamere di videosorveglianza

I due video notturni in particolare mostrano le azioni compiute dal barman dopo essere andato, intorno alle 3 di notte, a casa della 23enne inglese con cui aveva una relazione parallela. Durante quella visita, Impagnatiello, lasciato fuori dalla ragazza, afferma che Giulia non è più "un ostacolo" per la loro relazione.

La ricostruzione

Alle 3:22, otto minuti dopo essere tornato a Senago dopo il blitz nell'abitazione milanese della 23enne, si vede Impagnatiello uscire dal passo carraio. Nel secondo video, ripreso pochi minuti dopo il suo ritorno, si vede l'uomo uscire nuovamente dalla stessa uscita con un involucro di plastica contenente vestiti sotto l'ascella sinistra. Il sacco viene poi depositato nel bagagliaio dell'auto, parcheggiata a circa dieci metri dalla casa. Nel video si fa riferimento a un involucro probabilmente di lenzuolo bianco o plastica delle dimensioni di circa 50 centimetri. "A piedi, quindi, il giovane si dirige verso la sua autovettura parcheggiata, vi entra per pochi secondi, per poi riuscirne, chiudere con dispositivo elettronico e rincasare sempre custodendo l'involucro sopra descritto", si legge nel provvedimento firmato dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo.

Durante quei momenti il corpo di Giulia Tramontano era nascosto in garage

Secondo quanto raccontato da Impagnatiello ai carabinieri la notte della sua confessione e dell'arresto, durante le ore in cui è ripreso da queste registrazioni, il cadavere di Giulia è nascosto nel box della palazzina di Senago. Lui stesso l'ha trasportato dopo l'omicidio e dopo aver cercato di bruciarlo nella vasca da bagno di casa.

Alle 7:01 di domenica, Impagnatiello esce dal complesso residenziale, ancora una volta dal passo carraio anziché dal passaggio pedonale, "con uno zaino in pelle marrone in spalla". Inoltre, "si dirige verso la sua autovettura e dopo aver aperto il cofano automatico lascia lo zaino al suo interno. Richiuso il bagagliaio, quindi, lo stesso rientra dal carraio per poi riuscirne alle successive ore 7:08". Quest'ultima sequenza è ripresa dalla telecamera: Impagnatiello tiene nella mano sinistra "due involucri, probabilmente di plastica, uno di tonalità chiara e trasparente, il più piccolo. L'altro di tonalità giallo chiaro trasparente, il più grande, all'interno del quale si può notare un ammasso di materiale compatibile con un mucchio di vestiti". Arrivato alla T-Roc bianca, Impagnatiello "deposita nel cofano posteriore dapprima il sacchetto meno voluminoso e successivamente il sacco giallo, per poi allontanarsi in auto" in direzione dell'hotel Armani di via Manzoni.

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