SANT'ANTONIO ABATE. Morire a 8 anni, andarsene così all'improvviso senza una ragione, senza un motivo. Il sorriso vivace e furbetto del piccolo Giovanni si è spento così, mentre giocava insieme ai suoi amichetti. Il bambino stava facendo attività motoria, nell'ambito del Progetto sport di classe del Coni, portato avanti dall'istituto De Curtis.

"Non mi sento bene"

Poi l'epilogo assurdo, impensabile per un bambino che per ben quattro volte a settimana svolgeva attività sportiva presso la scuola calcio della città di Sant'Antonio Abate .

Come si fa ad accettare una cosa simile? Come si fa a dire ad una mamma di un figlio sano che nel pomeriggio il suo bambino si è sentito male ed è morto?

La scuola, lo sport... Mandiamo i nostri bambini a studiare certo ma prima ancora a "socializzare", ad imparare a stare con gli altri, a vivere la loro vita e poi questa vita non c'è più... Era qui Giovanni un attimo prima, la mattina stessa quando la madre o il padre l'hanno compagnato a scuola, come ogni giorno... E Poi? Poi se lo ritrovano morto su una barella del Pronto Soccorso senza un motivo. E' qualcosa di immaginabile, nemmeno il termine 'strazio' potrebbe mai davvero descrivere ciò che si può provare, ciò che provano i genitori, la famiglia di Giovanni.... Gli amichetti. E già gli amichetti... Che se lo sono visto lì accasciato a terra, chiudere gli occhi e non riaprirli più. Non si può comprendere nemmeno lontanamente.

Come non riesce a spiegarlo nemmeno il primo cittadino di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale, mamma di un compagno di classe del piccolo Giovanni. Frequentavano la terza classe della primaria presso la scuola "Antonio De Curtis".

Il sindaco di Sant'Antonio Abate, infatti, è stata accanto alla mamma di Giovanni durante tutto il tentativo di soccorso del piccolo e il trasporto in ospedale a Castellammare fino al triste epilogo:

"Ci siamo uniti nella preghiera – ha concluso il sindaco Abagnale – ma purtroppo non è bastato. È con immenso dolore e sgomento che oggi mi rivolgo a voi per esprimere il mio più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del piccolo Giovanni, un bambino di soli 8 anni, che ha perso la vita per un arresto cardiaco mentre partecipava innocentemente ad una lezione di scuola. Soccorso dopo il malore, è stato portato in ospedale, dove abbiamo atteso in apprensione con i genitori notizie di speranze dai medici. Notizia che poi non è arrivata, lasciando la sua famiglia, i suoi compagni, le insegnanti e noi tutti ad affrontare la più dura delle sofferenze".

"Conoscevo Giovanni – ha scritto su Facebook il primo cittadino – un bambino solare e pieno di vita, frequentava la stessa classe di mio figlio. Non ci sono parole giuste che possano esprimere la devastante tristezza che avvolge tutti in questo momento, nella difficoltà di dover comprendere una perdita inaccettabile e prematura. Non dovrebbe mai accadere che ad un bambino così piccolo si spengano i sogni ed il sorriso".

Sant'Antonio Abate - Il lutto cittadino proclamato dal sindaco Ilaria Abagnale

"In occasione dei funerali – ha aggiunto il sindaco Abagnale – è mia volontà proclamare lutto cittadino, invitando la comunità a rispettare la privacy e il dolore dei familiari in questo momento così difficile".

Le ipotesi dei medici: come e perchè è morto Giovanni

Secondo i medici, il piccolo Giovanni potrebbe essere morto per un arresto cardiaco causato da una anomalia elettrica dovuta a una malformazione mai diagnosticata. Ma solo l'autopsia ora potrà svelare davvero cosa sia accaduto. In molti non riescono a darsi pace e non riescono a comprendere l'esistenza di questa malformazione, visto che Giovanni faceva regolarmente attività sportiva ed era quindi seguito in tal senso.

Da parte della famiglia ora c'è solo tanto riserbo e silenzio, un silenzio assordante come l'assenza di quel bimbo vivace e super attivo, sempre in movimento e pieno di vita... Così come dovrebbero essere gli otto anni di un qualsiasi bambino, veri, tutti da respirare a pieni polmoni. E immagino la mamma seduta ai piedi del letto del suo bambino in cerca del suo odore, di un ultimo contatto, mentre ripensa che soli pochi mesi fa era il suo compleanno ed ora invece non spegnerà più nessuna candelina.

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