Le parole di Salvini
«È vergognoso che un assessore di de Magistris abbia partecipato a un corteo contro la Polizia a Napoli. Da una parte c'è la Lega, che difende le donne e gli uomini in divisa, dall'altra c'è certa sinistra che preferisce violenze e centri sociali. De Magistris, che è anche un ex magistrato, dovrebbe cacciare l'assessore Eleonora de Majo e infine dimettersi. Napoli merita di meglio». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, commentando quanto accaduto tra domenica e lunedì: proteste, rivolte e una sfilata da piazza Bellini fino alla questura di Napoli con i centri sociali in prima fila. (Il Mattino)
La posizione dell'assessore
Assessore De Majo, la sua presenza alla manifestazione per i tre fermati di piazza Bellini ha scatenato un vespaio di polemiche.
«Se una figura istituzionale prende parola contro un episodio che a detta di migliaia di persone è stato un episodio di palese prevaricazione non se ne possono trarre conclusioni generali. Peraltro la polemica è molto provinciale se pensiamo al fatto che abitualmente, ad esempio, negli Stati Uniti membri del congresso che fanno parte del Partito Democratico prendono parte a manifestazioni contro la “Police Brutality”. non mi pare che nessuno ne abbia mai dedotto che quindi il congresso è contro la polizia. Con Pietro, Diego e Fabiano divido la vita politica e personale da anni. Sono stati arrestati senza alcuna ragione e ieri (l’altro ieri, n.d.r. ) erano ancora a Poggioreale. Sarebbe stato strano non vedermi a quel corteo».
Uno dei tre fermati era stato denunciato per aver gettato un sacchetto di spazzatura durante un intervento del governatore De Luca. Anche questa cosa stride con la sua presenza lì.
«Per come la penso io i reati che stridono con la rappresentanza sono la corruzione, l’uso del potere politico per profitti personali, le trattative con le mafie favorite dai servizi deviati per risolvere i grossi problemi di gestione del territorio. Il clientelismo come modalità ordinaria di costruzione del consenso, gli appalti e le gare truccate e tutto ciò che è parte integrante della storia della politica locale di questo paese. Questi sono i reati che stridono o dovrebbero stridere con la rappresentanza, non quelli di chi rischiando solo la propria incolumità manifesta ad esempio per il diritto alla salute».
Come giudica il silenzio del sindaco sulla vicenda, atteso che si parla di aderenti a Insurgencia che, come lei ben sa, è sostanzialmente il polmone elettorale di de Magistris?
«Insurgencia non è il polmone elettorale di nessuno. È una esperienza politica composta da giovani attivisti della città che quattro anni fa ha deciso di confrontarsi con il terreno della rappresentanza. Con laboratorio politico che abbiamo ritenuto interessante, ed è stato premiato con un consenso ampio. Non giudico in nessun modo il silenzio del sindaco sulla vicenda e chiaramente sottolineo che la mia scelta di partecipare alla manifestazione è la scelta personale di un singolo assessore».
Ma era una protesta contro la polizia
«Respingo completamente l’idea di una manifestazione contro la polizia. Non lo era. A Napoli non ci sono mai state manifestazioni contro la polizia, ma al massimo mobilitazioni in seguito ad episodi specifici e palesi di abusi. Quella di ieri nello specifico era una piazza con un titolo preciso “ricostruiamo la verità per Diego, Pietro e Fabiano”, ed era stata convocata per raccogliere e mostrare le testimonianze video e orali di quanto accaduto domenica sera, testimonianze che stridono completamente con la versione di Questura e Prefettura. Così è stato e la mobilitazione è stata così efficace da produrre l’uscita dal carcere dei tre arrestati».
Chiederete al sindaco di intervenire per sostenere i tre fermati?
«I tre arrestati hanno due ottimi avvocati, una piazza di centinaia di persone che ieri è venuta a sostenerli. Non credo serva altro». (Corriere della Sera)
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