Silvana La Rocca uccisa dal figlio: «Salvatore Dettori le ha strappato il cuore a mani nude»
I risultati dell'autopsia: prima l'ha accoltellata poi l'orrore
Il 13 novembre scorso, nella tranquilla località di Leporano, in provincia di Taranto, si è consumato un delitto che ha scioccato l’Italia intera. Salvatore Dettori, 46 anni, ha ucciso la madre Silvana La Rocca, ex insegnante di 73 anni, accoltellandola ripetutamente e strappandole il cuore a mani nude. L’atroce dettaglio è stato confermato dall’autopsia eseguita dal professor Francesco Introna.
La dinamica del delitto: un gesto di efferata crudeltà
Secondo quanto emerso dall’autopsia, Dettori ha prima colpito la madre con violenza dietro la nuca. Non riuscendo a ucciderla immediatamente, l’ha accoltellata più volte, infliggendole ferite profonde alla gola, all’addome e al torace. Infine, ha aperto il torace della donna per estrarne il cuore a mani nude. Dopo l’omicidio, Dettori è rimasto accanto al corpo della madre fino al suo ultimo respiro, in uno scenario che ha lasciato senza parole gli investigatori.
Il figlio stesso, un ex sottufficiale della Marina militare, ha confessato l’omicidio, fornendo dettagli inquietanti durante gli interrogatori.
Le dichiarazioni dell’assassino: ossessioni e deliri
Salvatore Dettori ha raccontato agli inquirenti una versione dei fatti intrisa di follia e ossessioni. Ha dichiarato di essere stato influenzato dalla convinzione che la madre, insieme ad altre persone, lo costringesse a mangiare carne umana, attribuendo a questa "pratica" l’utilizzo dei resti del corpo del padre, morto in un incidente sul lavoro nel 2002.
Ha inoltre manifestato un’ossessione per i vampiri, ritenendo che queste figure soprannaturali avessero un’influenza negativa su di lui. Questi elementi, uniti alla sua precaria condizione psicologica, hanno contribuito a delineare un quadro di delirio che potrebbe aver spinto l’uomo a compiere l’atroce gesto.
Il rapporto conflittuale e i debiti accumulati
L’omicidio è il tragico epilogo di un rapporto conflittuale tra Silvana La Rocca e il figlio primogenito. Dettori, in difficoltà economiche, aveva acceso un mutuo per acquistare una casa a Pulsano, ma non era più in grado di pagarne le rate, accumulando debiti significativi. L’uomo aveva chiesto di essere ospitato nella villetta di Leporano, ereditata in successione dalla madre e condivisa con un altro fratello residente in Francia. Tuttavia, il rifiuto della madre avrebbe alimentato le tensioni, sfociando nella tragedia.
Le indagini e la custodia cautelare
Salvatore Dettori è stato arrestato e si trova attualmente in carcere, con il fermo convalidato dal gip di Taranto, Francesco Maccagnano. Le indagini proseguono per fare piena luce sui motivi e sulle circostanze che hanno portato al delitto.
Una comunità sotto choc
La comunità di Leporano è ancora sconvolta da quanto accaduto. Silvana La Rocca, originaria di Saracena (Cosenza), era benvoluta e conosciuta come una donna pacifica e dedita alla famiglia. L’orrore del suo omicidio ha lasciato tutti increduli, sollevando interrogativi sulla fragilità umana e sull’urgenza di affrontare i segnali di disagio psichico prima che possano degenerare in tragedie simili.
Il caso rimarrà nella memoria come uno degli episodi più cruenti e disturbanti degli ultimi anni, ponendo in primo piano la necessità di supporto psicologico per chi vive situazioni di estrema vulnerabilità.