Sgominata rete neonazista: progettavano attentati contro Giorgia Meloni
Da quanto emerge dall'inchiesta, coordinata dalla Procura di Bologna, nel mirino era finita la presidente del Consiglio. Il gruppo voleva arrivare a provocare una "guerra civile"
![Giorgia Meloni](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l117930082504_tml393713006337_507071714517_1733351848578455.jpg)
Un’operazione condotta dalla Digos, su coordinamento della Procura di Bologna, ha portato all’arresto di 12 membri della "Werwolf Division", una cellula neonazista operativa che pianificava gravi attentati contro figure istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
I 12 arresti sono stati eseguiti insieme a 25 perquisizioni in numerose province italiane, tra cui Bologna, Milano, Bari, Palermo, Roma, Pescara e Trieste. Gli indagati, di età compresa tra 19 e 76 anni, sono accusati di promuovere, organizzare e partecipare a un’associazione eversiva ispirata a ideologie suprematiste e neonaziste, con l’obiettivo di sovvertire l’ordine democratico per instaurare uno Stato autoritario basato sulla cosiddetta "razza ariana".
Le accuse: progetti di attentati e propaganda estremista
Gli investigatori hanno rilevato che la "Werwolf Division", ribattezzata successivamente "Divisione Nuova Alba", stava pianificando azioni violente ispirate all’accelerazionismo, una strategia di destabilizzazione che promuove atti terroristici per accelerare il crollo della società democratica.
Tra le attività contestate alla cellula ci sono la propaganda neonazista, il proselitismo e la preparazione di atti violenti. Oltre alla premier Giorgia Meloni, nel mirino del gruppo c’era anche un economista del World Economic Forum. Conversazioni intercettate hanno rivelato dettagli sui progetti di "epurazione" dei cosiddetti traditori del movimento e sulle modalità operative ispirate ai "lupi solitari", strategie simili a quelle utilizzate da suprematisti e jihadisti.
La reazione della politica
La notizia ha suscitato sgomento e condanna unanime nel panorama politico. La senatrice Michaela Biancofiore, capogruppo di Noi Moderati, ha espresso solidarietà a Giorgia Meloni, definendo "aberranti" i propositi del gruppo neonazista. «Vigliacchi che nell’ombra si nascondono con propositi aberranti», ha dichiarato Biancofiore, sottolineando la necessità di un impegno costante per contrastare tali derive.
Biancofiore ha inoltre criticato chi ha definito il presidente del Consiglio "neonazista nell’animo", sottolineando che tali accuse, seppur di natura diffamatoria, possono contribuire a giustificazioni ignobili e derive pericolose.
Un fenomeno preoccupante da monitorare
L’operazione della Digos mette in luce l’esistenza di una rete estremista ben organizzata, capace di utilizzare strumenti di propaganda moderna per reclutare e radicalizzare nuovi adepti. La "Werwolf Division", nonostante i suoi obiettivi estremi, rappresenta un fenomeno che non può essere sottovalutato.
Gli inquirenti continuano a indagare per delineare eventuali ulteriori collegamenti con altre realtà estremiste e verificare se ci siano altri membri attivi nella rete. Le istituzioni, nel frattempo, ribadiscono il loro impegno a vigilare su minacce di questa natura, con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza e i valori democratici del Paese.