"Meglio chiudere". Ecco lo sfogo dei commercianti napoletani. Categoria in ginocchio: ci ha già pensato la crisi pandemica ma da sola forse non bastava. Ancora un esercizio commerciale è stato vandalizzato nella notte. In venti giorni sono stati diversi i raid contro i negozi, soprattutto in via Toledo.
A niente sembrano esser serviti gli appelli dei commercianti che, nei giorni scorsi, hanno avuto anche un confronto con il prefetto Valentini e le forze dell’ordine.
“Sono venti giorni che subiamo gli attacchi di questa persona. Perché, da quanto si vede dalle immagini di videosorveglianza, sembra sia una sola persona a fare danni. Questa notte è stato vandalizzato il quinto negozio in venti giorni, tre episodi hanno riguardato un singolo negozio.
Questo balordo spacca le vetrine e ruba quello che c’è dentro. I danni, tra vetri, fabbro ed altro, sono ingenti”. Sono le parole di Rosario Ferrara del Consorzio Toledo Spaccanapoli aderente a Confederazione Imprese e Professioni.
Napoli, i commercianti: "Vogliamo più sorveglianza"
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Abbiamo incontrato, nei giorni scorsi, esponenti della Prefettura e delle Forze dell’Ordine. Avevamo chiesto di aumentare la sorveglianza nelle ore notturne, ma questo sembra non sia stato fatto.
O almeno a noi non risulta che l’attenzione sul territorio sia aumentata. Abbiamo ricevuto anche la visita dell’assessore Clemente, ma la notte successiva ha abbiamo subito un altro colpo. Qualche giorno fa un tabaccaio ha subito un furto.
Questo vuol dire che la città nelle ore notturne non è presidiata. Ma noi da chi dobbiamo essere tutelati?”, ha continuato Ferrara.
"Meglio restare chiusi"
Danno su danno, quindi, per i commercianti che vedono le loro attività a rischio per la pandemia: “
Come categoria, secondo il codice ATECO, possiamo stare aperti, ma molti hanno scelto di non aprire.
Perché stando chiuse tutte le attività commerciali la gente non ha interesse ad uscire di casa. Quindi, anche noi stiamo chiusi. Un altro danno che si aggiunge alla devastante crisi economica. Il Governo parla di questo decreto sostegno, ma al momento non è chiara l’entità, non è chiaro chi ne potrà beneficiare”.
Napoli, commercianti in ginocchio. Al Covid si aggiungono i furti
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Hanno parlato di un terzo del fatturato del 2020 rispetto al 2019, ma non può essere così. Anche chi ha perso meno ha perso comunque. I fitti sono andati avanti, le utenze sono andate avanti, le tasse vanno pagate, i dipendenti vanno pagati.
Veramente è un disastro e si prospetta una débâcle
generale. Tante attività non riusciranno più a riaprire perché i costi sono altissimi e non sono sostenibili, soprattutto nelle zone principali”, ha concluso. (
Napolitoday)
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