ASSEGNO UNICO. L’INPS ha annunciato una nuova data di pagamento dell’assegno unico settembre. A chi sarà rivolta? Scopriamolo insieme.
Dopo le recenti novità sul calendario dei pagamenti dell’assegno unico settembre dal 19 al 28 settembre 2022, ecco che viene annunciata un’altra data per i cittadini che hanno presentato la domanda del sussidio: giovedì 22 settembre 2022. Le date di accredito si controllano sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Per i percettori di Reddito di cittadinanza, invece, l’accredito è atteso, come al solito, alla fine del mese, e cioè tra il 28 e il 30 settembre 2022.

Assegno unico settembre: nuova data in arrivo

L’assegno unico sarà pagato a chi ha richiesto il sussidio tramite il sito dell’INPS il prossimo giovedì, 22 settembre 2022. Questa è solo l’ultima delle numerose date già annunciate dall’INPS in merito al pagamento del contributo per famiglie. Generalmente, la ricarica arriva dopo le 18:00 a tutte le persone che vedono la data prestabilita sul fascicolo previdenziale del cittadino. Discorso a parte, invece, riguarda i percettori di Reddito di cittadinanza, che ricevono l’importo spettante dell’assegno automaticamente sulla carta Rdc. L’erogazione segue le tempistiche del Rdc, quindi avverrà molto probabilmente tra il 28 e il 30 settembre 2022. Nel frattempo, per chi ha fatto domanda e non percepisce il Rdc, le date finora previste per il pagamento dell’assegno riferito a settembre sono:
  • 13 settembre 2022;
  • 14 settembre 2022;
  • 15 settembre 2022;
  • 16 settembre 2022;
  • 19 settembre 2022;
  • 20 settembre 2022;
  • 21 settembre 2022;
  • 22 settembre 2022;
  • 26 settembre 2022
Il 16 settembre 2022, in particolare, si è rivelato un giorno piuttosto proficuo, in quanto oltre all’accredito dell‘assegno unico con domanda, sono stati erogati anche alcuni arretrati per le famiglie in attesa degli importi precedenti. Ricordiamo, infatti, che quando è in arrivo un pagamento dell’assegno su Rdc alla metà del mese, o comunque prima della data canonica, significa che bisogna aspettarsi degli arretrati. Purtroppo, però, non tutti hanno visto questa o un’altra data nell’area riservata, mentre altri hanno ricevuto importi inferiori a quelli spettanti. Nel prossimo paragrafo vediamo chi sono le persone maggiormente coinvolte da questa situazione e perché si verifica.

Assegno unico settembre: arretrati non pervenuti o con importo ridotto

Quella degli arretrati non pervenuti o degli importi irrisori è una situazione ormai comune e molte persono sono stanche e spazientite dall’attesa continua. A ritrovarsi in questa situazione spiacevole sono in particolare le famiglie percettrici di Reddito di cittadinanza che, per un motivo o per l’altro, hanno riscontrato dei problemi fin dall’introduzione del sussidio per figli a carico. Tra queste emergono in particolare coloro che hanno compilatoil modulo Rdc Com Au. Sia di fronte agli arretrati mancanti dell’assegno unico settembre, sia in merito agli importi inferiori erogati ai cittadini, è possibile trovare delle spiegazioni. Nel caso del mancato pagamento dell’assegno unico, si può pensare a tre scenari principali: 1. è possibile che l’INPS elabori le pratiche relative agli arretrati nei prossimi giorni, quindi si tratterebbe solo di una questione di tempo prima di vedere la data di accredito sul sito INPS;
  1. scenariounpo’menoottimistadelprecedente,l’INPSpotrebbe elaborare i pagamenti tra il 28 e il 30 settebre 2022, cioè quando è prevista l’integrazione dell’assegno unico sul Rdc di agosto;
  2. ilterzoscenarioèquellochesperiamononsiverifichi,ecioèilrinvio degli arretrati direttamente alla metà di ottobre, poco dopo la ricarica di metà mese del Reddito di cittadinanza.
Se appartieni al gruppo di persone che non ha ricevuto gli arretrati lo scorso 16 settembre 2022, sappi che purtroppo non ci sono modi per velocizzare l’elaborazione delle pratiche. L’unica possibilità, al di là di attendere che la situazione si sblocchi, è cercare di mettersi in contatto con l’INPS e farsi dare chiarimenti. Se invece hai ricevuto gli arretrati dell’assegno unico settembre, riferiti a giugno o luglio, allora la situazione è un po’ diversa, perché coinvolge soprattutto i percettori di Reddito di cittadinanza che hanno compilato ilmodulo Rdc Com Au per fornire dati ulteriori all’INPS. Infatti, nonostante la situazione dei pagamenti per questa categoria di beneficiari si sia sbloccata, è molto probabile ricevere degli importi inferiori a quelli previsti. Nello specifico, gli importi che ci si deve aspettare sono quelli di base. Questo succede perché il sistema automatizzato impiega molto tempo a elaborare le nuove informazioni integrate con il modulo Rdc Com Au. Anche in questo caso, oltre ad aspettare che vengano erogati gli importi giusti e contattare l’Istituto per fare dei solleciti, c’è ben poco che si possa fare. In ogni caso, ti interesserà sapere che per pagare i conguagli dell’assegno universale su Rdc, e quindi gli importi giusti a chi ha ricevuto meno soldi, l‘INPS ha tempo fino a febbraio 2023.

Assegno unico settembre: a chi spetta il contributo

Ora che abbiamo visto la nuova data dell’assegno unico settembre, nonché i motivi dietro i ritardi degli arretrati o gli importi sbagliati, ricordiamo brevemente a chi spetta il contributo economico per famiglie. Come ormai sappiamo, l’assegno unico universale è entrato in vigore il 1° marzo 2022 ed è stato introdotto dal dl 230/2021, come contributo sostitutivo degli ANF e degli altri bonus attivi fino a qualche mese fa a supporto delle famiglie. Il motivo per cui è chiamato universale è che spetta a tutte le famiglie configli fiscalmente a carico, senza distinzione di reddito. Ciò che cambia, invece, è l’importo spettante in base alla fascia ISEE di appartenenza, al numero di figli a carico e al diritto a eventuali maggiorazioni previste in condizioni specifiche. In particolare, l’assegno unico settembre spetta a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 18 anni, o fino a 21 anniin alcuni casi particolari, e senza limiti di età in caso di figli con disabilità. (TheWam) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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