LIVORNO, Collesalvetti. Mercoledì sera gli avevano fatto una festa con i fiocchi. E per l’occasione, la mamma gli aveva messo la tutina nuova, con tanto di cravattina. Genitori, nonni, vicini di casa: tutti intorno a lui, al piccolo Diego, che dopo tre mesi e mezzo di incubatrice e cure ospedaliere, finalmente tornava a casa. Nella villetta in una zona nuova di Collesalvetti, dove i genitori vivono da circa un anno e dove avrebbero dovuto vederlo crescere. Diego, nato prematuro a sei mesi e mezzo, affetto da una patologia al palato, l’altra sera era riuscito a mangiare senza problemi. La poppatina di mamma Fiammetta era andata liscia. Ma poi ieri mattina, il dramma. Il neonato prende il latte dal biberon, dotato di un particolare ciucciotto, fatto ad hoc per il suo problema di deglutizione. Ma qualcosa va storto. Il piccino, a quanto appreso, inala il latte. Inizia a tossire, a respirare male. Attimi di panico. La mamma cerca di aiutarlo. Ma dopo pochi istanti, Diego non respira più. La donna, 38 anni originaria di Fauglia, si accorge subito della situazione e chiede aiuto al marito, poi chiama il 118. Sono le 7.30 quando le sirene della Misericordia di Vicarello svegliano il vicinato. «Vedere il piccolo Diego sul tavolo, con il corpicino immobile, che già non respirava più, è stato un colpo durissimo», dice una vicina, ancora sotto choc per la tragedia. I volontari, al telefono con il 118, alternano il massaggio cardiaco alla respirazione bocca al bocca, mentre aspettano i rinforzi da Livorno.

I soccorsi a Livorno, poi la disperata corsa in ospedale

Da via San Giovanni arriva la squadra della Svs con il medico del 118. Ma la situazione è disperata. Il piccino non riprende conoscenza, neanche con il defibrillatore. I soccorritori non si danno per vinti e portano il bebè a Cisanello per un ultimo, disperato tentativo. Una volta giunti in ospedale, si tenta ancora di rianimare il piccolo per mezzora, mentre i genitori pregano e sperano. Ma è tutto vano. Il suo cuore ha smesso di battere. Una morte, quella di Diego, che ha sorpreso anche i medici, che mai si sarebbero aspettati una fine così tragica. Dall’’Asl di Pisa fanno notare che il piccino è stato dimesso in sicurezza. La sua patologia, del resto, non è considerata letale. Proprio per questo, per fare chiarezza sulle cause del decesso, sarà eseguita l’autopsia sul corpicino di Diego, che ora si trova alla Medicina legale di Pisa. I genitori per primi vogliono capire cosa sia successo. Fiammetta in questi mesi si è molto sacrificata per il suo cucciolo. La sua non è stata una gravidanza facile sin dall'inizio. Già dalle prime settimane, ha cominciato ad avere dei problemi e poi, a sei mesi e mezzo, è stata operata perché i medici avevano ravvisare il rischio di una seria complicazione. «Quando è nato Diego era uno scricciolino: pesava poco più di sette etti. Piano piano però era cresciuto fino ad arrivare a due 2.2 chili», dice un’amica di famiglia. Dipendente da anni di una ditta di Guasticce, Fiammetta ogni mattina da Colle andava a Cisanello per imparare a dare il latte al piccolo. Mesi di sacrificio, durante i quali l’ha aiutata il compagno Giovanni, coetaneo, livornese, anche lui in un momento difficile per aver perso il lavoro da una ditta edile lo scorso dicembre. Ora la famiglia di Livorno, dilaniata dal dolore, vuole capire perché Diego se n’è andato dopo aver trascorso appena una notte in casa. Dopo l’esame esterno sul corpo, che avverrà domani in tarda mattinata, ci sarà il funerale, a cura della ditta Biasci di Colle, che potrebbe svolgersi sabato alle 10.30 nella chiesa di Fauglia. (Il Tirreno) Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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