Virus Marburg «Fa paura»: come si trasmette la malattia e i consigli per evitarlo
Gli esperti avvertono: "Alto rischio di diffusione, ma con adeguate precauzioni possiamo contenerlo"
Il virus Marburg, parente stretto dell'Ebola, è al centro dell'attenzione globale a causa di un focolaio in Ruanda e del recente allarme ad Amburgo, Germania.
Di seguito sono riportati i principali aspetti da conoscere riguardo alla malattia
Come si trasmette il virus Marburg
Il virus Marburg si trasmette attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei (sangue, saliva, sudore, urine, ecc.) di una persona infetta e sintomatica, o tramite superfici contaminate da questi fluidi. La trasmissione da persona a persona è possibile solo con il contatto ravvicinato con persone malate. Non si trasmette per via aerea.
Secondo l'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), il rischio per i cittadini europei che si recano nelle aree colpite in Ruanda è considerato basso, a meno che non si trovino in contesti sanitari o a stretto contatto con persone malate. Tuttavia, in caso di importazione del virus in Europa, il rischio di diffusione è considerato molto basso, purché vengano applicate rigorose misure di isolamento e prevenzione.
Sintomi del virus Marburg
I sintomi del virus Marburg sono simili a quelli dell'Ebola e includono:
- Febbre alta
- Mal di testa intenso
- Dolori muscolari
- Vomito
- Diarrea grave
- Sanguinamenti interni ed esterni (in fase avanzata) La malattia si sviluppa rapidamente, e i sintomi possono peggiorare portando a insufficienza d'organo e morte. Il tasso di mortalità è molto elevato, con alcune epidemie che hanno mostrato un tasso di letalità fino al 90%.
Come prevenire il contagio
Le raccomandazioni per chi viaggia verso le zone colpite includono:
- Evitare il contatto con persone sintomatiche o che presentano segni di febbre, vomito, diarrea o sanguinamento.
- Evitare il contatto con superfici e materiali contaminati da fluidi corporei di persone infette o decedute per il virus Marburg.
- Non visitare strutture sanitarie nelle aree colpite per motivi non essenziali.
- Evitare grotte, miniere e aree frequentate dai pipistrelli, considerati il serbatoio naturale del virus Marburg.
- Evitare il contatto con animali selvatici sia vivi che morti, e non consumare carne di animali selvatici.
I viaggiatori di ritorno dall'Africa devono consultare un medico immediatamente se sviluppano sintomi, specificando la loro recente storia di viaggio e possibili contatti a rischio.
Il timore degli esperti
L'infettivologo Matteo Bassetti ha espresso preoccupazione per la possibile diffusione del virus in Europa. Sebbene casi isolati come quello di Amburgo sembrino essere stati falsi allarmi, il virus Marburg rappresenta una minaccia significativa a causa della sua alta letalità e somiglianza con l'Ebola, in particolare nei contesti africani dove i focolai sono più frequenti.
Le autorità sanitarie monitorano attentamente la situazione, applicando misure preventive per evitare la diffusione del virus e garantire la sicurezza delle popolazioni.