terremoto campi flegrei
Terremoto Campi Flegrei

Torna a tremare la terra ai Campi Flegrei. Nella serata di sabato 12 aprile 2025, è stato registrato un nuovo sciame sismico che ha interessato l’area compresa tra la Solfatara, l’Accademia Aeronautica, il Rione Bognar e il Rione Ortodonico. La scossa più forte, rilevata alle ore 23.29, ha avuto una magnitudo di 2.9 gradi della scala Richter a una profondità di 2,2 chilometri, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Otto scosse in poche ore: la situazione sismica

La scossa di terremoto delle 23.29 è stata solo la prima di una serie che ha scosso la zona nel corso della notte. A distanza di dieci minuti, è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 1.1. Altre due scosse si sono verificate alle 23.46 (1.2) e alle 3.10 del mattino (1.5), portando il totale dei terremoti rilevati a otto, almeno fino alla prima comunicazione ufficiale.

Il Comune di Pozzuoli ha diffuso nella notte un messaggio ufficiale:
“L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato che dalle ore 23.29 del 12 aprile è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. All’una della notte sono stati rilevati in via preliminare 7 terremoti con magnitudo Md ≥ 0.0 e una magnitudo massima Md = 2.9 ± 0.3.”

Si tratta dell’ennesimo episodio sismico che conferma la costante instabilità del suolo nella caldera flegrea, una delle aree vulcaniche più sorvegliate d’Europa.

Sfollati di Bagnoli ancora in emergenza: scade l’accoglienza negli alberghi

Mentre la terra continua a tremare, resta fortissima la polemica intorno alla gestione degli sfollati del sisma del 13 marzo, che ha reso inagibili numerose abitazioni nel quartiere di Bagnoli. Il 30 aprile, infatti, scadrà la convenzione con gli alberghi che attualmente ospitano molte famiglie, comprese persone con disabilità e fragilità economiche.

Il consigliere della X Municipalità, Diego Civitillo, ha espresso dure critiche verso Palazzo San Giacomo:
“Peccato che in città e fuori città trovare una casa in affitto a prezzi popolari sia impossibile. Servono garanzie, buste paga, affitti anticipati e utenze che molti cittadini non hanno. Negli appartamenti interdetti non si possono neanche recuperare i mobili, quindi servono case già arredate. E intanto è in corso una speculazione sugli affitti anche nei Comuni vicini al cratere.”

La risposta delle istituzioni: nasce lo “sportello bradisismo”

Nonostante le difficoltà, qualcosa si muove sul fronte istituzionale. Grazie alla mobilitazione cittadina, il Comune ha attivato uno “sportello bradisismo” presso la sede della X Municipalità in via Acate, per fornire informazioni chiare e supporto concreto alle famiglie colpite. Inoltre, è stato annunciato che Palazzo San Giacomo si impegnerà per richiedere l’elenco delle case sfitte a prezzo di mercato e metterlo a disposizione degli sfollati.

Tuttavia, il tempo stringe. Mancano poco più di due settimane al termine della sistemazione temporanea in hotel, e il rischio concreto è che molte famiglie si ritrovino senza un tetto. Le associazioni civiche e i rappresentanti locali continuano a chiedere misure urgenti per evitare che l’emergenza si trasformi in dramma sociale.

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