Superbonus e rendite catastali, stangata in arrivo

L'annuncio del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha acceso i riflettori su una questione cruciale: l'aumento delle rendite catastali per gli immobili che sono stati riqualificati attraverso i bonus edilizi, come il Superbonus 110%. 

Questa revisione non si limiterà solo a un adeguamento tecnico, ma avrà un impatto diretto sulle tasche di migliaia di italiani. Le rendite catastali, infatti, sono alla base del calcolo di imposte come l'IMU, e un loro aumento si tradurrà in un maggiore esborso per i proprietari.

Secondo quanto riportato dalle fonti, gli aumenti potranno variare dal 16 al 30% a seconda della classe energetica raggiunta dopo la riqualificazione. Ciò significa che il passaggio a una classe energetica superiore si rifletterà immediatamente su una maggiore tassazione.

Gli aumenti previsti nelle grandi città: Roma e Milano

Le città più colpite da questa revisione delle rendite catastali sono le metropoli come Roma e Milano, dove il mercato immobiliare è già particolarmente dinamico. A Roma, ad esempio, una casa popolare A4 in zona censuaria 2 con una rendita attuale di 759 euro potrebbe vedere un incremento del 16% (883 euro) con il passaggio di una classe energetica. Se invece l'abitazione migliora di due classi, la rendita potrebbe salire del 36%, arrivando a 1.038 euro.

Anche Milano non è immune a questi aumenti. Un'abitazione simile in zona censuaria 2 con una rendita attuale di 604 euro potrebbe aumentare del 18%, portandosi a 712 euro con il passaggio di una classe. Con due classi di miglioramento, la rendita raggiungerebbe 836 euro, un incremento significativo che peserà sulla tassazione IMU e sulle altre imposte legate alla proprietà immobiliare.

Gli aumenti in città più piccole: il caso di Caserta

Non solo le grandi città, ma anche le realtà più piccole risentiranno di questo adeguamento. Un esempio è Caserta, dove una casa popolare in zona 1 potrebbe vedere un incremento del 20% della rendita catastale, passando da 309,84 euro a 371,82 euro per un miglioramento di una classe. Se la riqualificazione ha portato a un salto di due classi energetiche, la rendita potrebbe aumentare addirittura del 40%, arrivando a 433,80 euro.

Questi aumenti non riguardano solo l’IMU, ma anche l'Isee e altre imposte collegate, aumentando ulteriormente il peso fiscale per i proprietari di casa.

L’aumento dell’IMU: un impatto significativo sulle famiglie

L'incremento delle rendite catastali si rifletterà direttamente sulle imposte da pagare, in particolare sull'IMU. Secondo le prime stime, il ritocco verso l'alto potrebbe comportare un aumento medio di 1.200 euro per i proprietari di immobili. Inoltre, secondo il sito Fiscomania, il valore della prima casa potrebbe crescere di circa 75.000 euro, aumentando anche il carico fiscale complessivo per le famiglie.

Questo rappresenta una vera e propria stangata per chi, negli ultimi anni, ha investito per migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione, incentivato dai bonus edilizi messi a disposizione dal governo.

Le dichiarazioni del ministro Giorgetti e le riforme in arrivo

Il ministro Giorgetti ha citato questa riforma durante la presentazione del Programma di Stabilità (PSB) in Parlamento. Sebbene il tema delle rendite catastali sia stato a lungo un tabù per il centrodestra, questa revisione è stata giustificata come una misura necessaria per allineare le rendite agli interventi di riqualificazione effettuati con fondi pubblici.

Giorgetti ha sottolineato che non si tratta di un aggiornamento generale ai valori di mercato, come richiesto dalla Commissione Europea, ma di una verifica specifica per chi ha beneficiato dei bonus edilizi. L'obiettivo è assicurarsi che i dati catastali siano aggiornati in conformità con le migliorie apportate.

La revisione delle rendite catastali è solo una delle molte riforme fiscali che l'Italia ha proposto all'Europa per ottenere l'allungamento del periodo di aggiustamento dei conti pubblici. Tuttavia, per i cittadini italiani, il cambiamento si tradurrà in un aumento significativo delle imposte, in particolare per chi ha migliorato l’efficienza energetica della propria casa grazie ai bonus.