“La pandemia è appena cominciata", così esordisce il virologo che ha scoperto l'Ebola. Se qualcuno pensa, ad oggi, che la PANDEMIA da CORONAVIRUS, sia solo un lontano ricordo, si sbaglia di grosso. Purtroppo, seppur in Italia, la situazione è nettamente migliorata.

In altre parti del mondo

La pandemia da COVID-19 sta letteralmente mandando in tilt i sistemi sanitari di intere nazioni, con centinaia di migliaia di casi positivi giornalieri e purtroppo anche migliaia di morti. Fa specie quello che sta accadendo negli Stati Uniti con un record giornaliero di 54.000 nuovi contagi. Questo deve far riflettere quanto sia attiva, tutt'oggi, la diffusione del CORONAVIRUS.

Ad affermarlo è anche Peter Piot

Uno tra i massimi virologi mondiali impegnato nello studio dei nuovi virus. Piot, direttore della London School of Hygiene and Tropical Medicine nel Regno Unito e consigliere speciale della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ad appena 27 anni contribuì a scoprire l’EBOLA. Con il Coronavirus ha avuto un incontro ravvicinato: all’inizio di quest’anno è risultato positivo al tampone, ora sta bene.

Le dichiarazioni del virologo:

“Ora so cos’è non solo per averlo studiato, ma anche per averlo conosciuto 'dall’interno' ammalandomi. Si tratta di una prospettiva molto diversa e utile, che mi ha dato molte motivazioni in più per combatterlo anche da scienziato”. Peter, come molti suoi colleghi, sostiene che i dati di contagio siano molto sottostimati.

Venti milioni di contagi

“Credo che siamo realisticamente vicini ai 20 milioni di contagi in tutto il mondo e che anche i morti siano molti più di quelli segnalati. Quella del coronavirus, come dell’Hiv, è un’epidemia silenziosa ma è anche molto di più, la più grande crisi sociale in tempo di pace”.

E ancora aggiunge

“Se pensiamo all’Europa, praticamente tutti i paesi sono riusciti a contenere la diffusione del virus. Ma ora dobbiamo prepararci per la cosiddetta SECONDA ONDATA. Spero non sia uno tsunami, ma qualcosa di più simile ai focolai che già stiamo registrando nei mattatoi in Germania o in locali notturni in Corea.

Nel Regno Unito

Continuiamo ad avere focolai in alcune case di cura. La verità è che SIAMO SOLO ALL'INIZIO di questa pandemia. Finché ci sono persone soggette a infezione, il virus sarà sempre un pericolo perché ha bisogno delle nostre cellule per riprodursi”.

Secondo il virologo

Il Coronavirus, potrebbe durare anni e mietere ancora numerose vittime: “Trovare un vaccino a breve termine farebbe la differenza. In molto dicono che sarà pronto già a ottobre, ma è più probabile che lo sia nel 2021. Di certo questo potrebbe davvero aiutare a tenere sotto controllo l’epidemia”.(ILMeteo) Leggi anche: Coronavirus: in arrivo nuove restrizioni, ecco per chi. L'annuncio del governo
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